La Gazzetta dello Sport (F.Nicita) – Festeggiato nella sua casa sportiva – al Circolo Aniene, per i suoi 75 anni – Dino Zoff continua a toccare con mano l’affetto e la stima che lo circondano. La forma fisica è ottima, come l’umore, di conseguenza ha anche più voglia di parlare. E per chi ama la storia del calcio è stato particolarmente gustoso il siparietto fra Gianni Mura – che ha avuto un riconoscimento alla carriera, premio giornalistico Estra – e Zoff, gentiluomini sempre moderni, al di là del colore dei capelli. E così quando Mura ricorda «Boranga mi raccontò di una uscita sbagliata apposta per assestare un pugno a Gigi Riva». Sarcastico commenta Zoff: «Beh, non è che anche le altre uscite gli riuscissero benissimo…». Poi quasi si pente e si schermisce: «Era una battuta, non mi fate passare per quello che non sono».
DONNARUMMA LANCIATO – No, Dino, questo rischio non c’è proprio con campioni specchiati e che hanno sempre mantenuto comportamenti coerenti: «Voi giornalisti mi fate passare per un orso, ma non lo sono. Mi piace pesare le parole, soppesarle. Non sopporto l’arroganza degli eccessi». Non ama le etichette, per cui non gli piace sentir parlare dei propri eredi, logico però che parlando di numeri uno dica: «Donnarumma è chiaro che possa fare bene: il suo futuro sembra radioso, ma dipenderà da lui».
CHE SFIDE – Zoff non si tira indietro a dire la sua su una settimana che offre una serie di scontri diretti, ieri sera si è cominciato con Juve- Napoli. Poi il derby di stasera e un Roma-Napoli che sabato sempre all’Olimpico promette spettacolo. E, al di là della vittoria dei bianconeri, Zoff ha un suo convincimento sui campioni d’Italia. «Allegri sta procedendo per gradi. Cambiando la squadra e cercando equilibri, alzando sempre l’asticella. In Italia ha quasi ipotecato lo scudetto e in Europa oggi è al livello delle migliori. E sono curioso di capire dove potrà arrivare il Napoli. Sarri pratica un bel gioco, ma è molto dispendioso e a volte meno efficace. Per assurdo credo che il Napoli abbia più probabilità di battere ed eliminare il Real, rispetto alla partita di sabato, contro una Roma più equilibrata e in forma. Molte volte la bellezza del calcio è più estetica che sostanza. Per esempio il Milan di Sacchi, che in Europa alzò 2 Coppe Campioni, in Italia vinse un solo scudetto».
E LA LAZIO… – Con questa premessa la squadra di Inzaghi sembra non aver speranze stasera, invece… «No, Simone può prepararla bene e giocarsela. E poi la qualificazione è su due gare. A questa Roma non devi dare troppo spazio. A costo di lasciargli il pallino del gioco e rimanere più coperti. Il contropiede, che ha esaltato anche la Nazionale di Conte all’Europeo, non deve essere vissuto come ripiego. Se non partirà lancia in resta all’attacco, la Lazio ha qualità per poter colpire anche la squadra di Spalletti che in questo periodo sembra una macchina perfetta»