Zidane ringhia: «Partiamo forte per sfatare il tabù italiano»

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La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Vero, nel palmares ha già una Champions League vinta da giocatore e un’altra conquistata come assistente tecnico (di Ancelotti), ma l’esordio da primo allenatore in Europa, in fondo, anche per Zinedine Zidane sembra avere un sapore diverso. Per questo la prudenza che si respira nelle sue dichiarazioni è comprensibile. «Ha ragione Spalletti quando dice che la Roma ha le stesse nostre possibilità di passare il turno – spiega il francese –. Dobbiamo partire forte perché la Roma è una squadra che gioca un buon calcio. In ogni caso, ragioneremo nell’ottica dei 180 minuti».

DUBBIO MARCELO – Inutile dire che per il Real la Champions sembra essere il giardino di casa. «Ho vinto la nona coppa del Real da giocatore e la decima da assistente. Questa competizione è speciale e faremo del nostro meglio. La pressione c’è, ma vedere i miei giocatori così concentrati mi fa stare tranquillo. So che in passato il Real ha sofferto negli scontri diretti, però il passato non conta. Speriamo di sfatare il tabù che ci affligge da un po’. In ogni caso, dal punto di vista fisico sono tutti in progresso. Giocheranno quelli che sono al cento per cento e questo vale anche per Marcelo, che comunque sta meglio. Vedremo domani (oggi, ndr)».

«TOTTI, CHAPEAU» – I titoli di coda Zidane li lascia a capitan Totti, che ultimamente a Trigoria viene raccontato come sempre più ai margini del progetto, anche a causa dell’infortunio. A dieci anni dalla finale del Mondiale consumatasi a Berlino, il francese ritroverà all’Olimpico il numero dieci giallorosso. « Non so cosa Francesco deciderà di fare nella prossima stagione, se continuare o meno. Posso dire solo che, vista la sua carriera, è sempre un piacere vederlo in campo. Chapeau ». Un abbraccio virtuale fra fuoriclasse veri.

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