Corriere della Sera – Zeman, ora c’è la firma. Martedì sbarca a Trigoria

L’accordo sul contratto che lo lega alla Roma per la prossima stagione (più opzione per quella successiva) è stato trovato ieri allo studio Tonucci, ma Zdenek Zeman tornerà ufficialmente allenatore della Roma nei prossimi giorni, probabilmente martedì, con una conferenza stampa di presentazione che sarà tenuta a Trigoria, il centro sportivo dove il boemo ritornerà dopo 13 anni di esilio. La firma? Ragioni di opportunità – la Roma è società quotata in Borsa e Zeman è comunque sotto contratto con il Pescara fino al 30 giungo – impongono di aspettare ancora qualche ora.

È stata una telenovela lunga, non sarà un problema. Magari c’è già, ma non si può dire. Zdenek Zeman guadagnerà un milione netto, più bonus a rendimento: 500mila se la Roma raggiungerà l’Europa League e un milione se andrà in Champions League. Il boemo è uomo che sa scommettere su stesso. Quest’anno si era accordato con il presidente Sebastiani per un bonus (alto) solo in caso di promozione diretta in serie A e non attraverso i play-off. E così è stato. Zeman ha ottenuto di portare con sé il suo staff (Cangelosi, ieri presente all’incontro, Ferola e Modica), che è comunque meno costoso e numeroso di quello di Luis Enrique. Oggi, prima del Memorial Franco Mancini, dedicato allo scomparso portiere di Zemanlandia e grande amico dell’allenatore, Zeman terrà una conferenza stampa a Pescara, durante la quale saluterà giocatori e tifosi della squadra adriatica, che comunque gli resterà nel cuore. Zeman l’avrebbe lasciata solo per la Roma e la Roma l’ha chiamato. Secondo alcune fonti, oggi ci potrebbe essere una contestazione all’allenatore che se ne va: la dirigenza del Pescara sta facendo di tutto perché la festa non sia rovinata, soprattutto per il rispetto dovuto alla famiglia di Franco Mancini.

E non è un caso che Zeman abbia voluto partecipare al Memorial ancora da allenatore del Pescara e non già ufficialmente della Roma. Zeman, ieri, non si è diretto a Trigoria ma è rientrato direttamente a Pescara. C’è stato invece un summit tra Baldini, Sabatini e Fenucci per pianificare le prossime mosse. Ospite al centro sportivo c’è Simone Farina, ex Primavera della Roma ora in forza al Gubbio, che è stato uno dei grandi accusatori di Scommessopoli, avendo prontamente denunciato un tentativo di corruzione da parte di Alessandro Zamperini.

Il direttore generale Franco Baldini ha confermato l’accordo ai microfoni di Roma Channel e di Sky Sport: «Abbiamo avuto occasione di incontrare Zeman. Grazie anche al presidente del Pescara, che ci ha dato la possibilità di vederlo, abbiamo discusso dettagliatamente di tutto quello che riguarda il suo possibile ritorno. Mancano alcuni dettagli da definire, ma c’è ottimismo sull’esito positivo della trattativa. Credo sia da escludere una sorpresa. La vicenda si chiuderà in maniera favorevole. Parlavamo di calcio attrattivo e mi pare che Zeman possa rispondere a questi requisiti. Mercato? No, abbiamo parlato di definizione dello staff, la normale procedura quando si incontra una persona e si parla di contenuti economici e tecnici, il resto avverrà successivamente».

Successivamente ma in fretta, visto che la dirigenza vorrebbe consegnare a Zeman la squadra quasi fatta per il ritiro. Il ritardo con cui si è partiti nella scorsa stagione – a Riscone l’attacco a disposizione di Luis Enrique era composto da Menez, Vucinic e Borriello – è stato pagato a caro prezzo. Un segnale di quanto possa essere importante la presenza di Zeman nella scelte che faranno a breve i talenti migliori del nostro calcio viene dal ritiro della Under 21, dove Mattia Destro ha detto: «Sarebbe bellissimo giocare con Zeman, con Totti ancora di piu. Nel caso in cui decidessi di venire alla Roma, bisognerebbe vedere Borini. Speravo di giocare con lui nella nazionale maggiore e invece lui è rimasto e io sto con l’under. Non riusciamo proprio a giocare insieme, magari potrebbe accadere con la Roma… ». Anche se il primo nome sulla lista di Zeman è quello di Lorenzo Insigne. Prima di pensare all’attacco, però, c’è da mettere a posto la difesa: Castan, Ogbonna, Santon, Dossena. Tanti nomi. Ma con Zeman non sono mai mancati quelli a sorpresa.
Corriere della Sera – Piacentini/Valdiserri

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