Zaniolo: “Giocare nella Roma è un onore enorme, De Rossi qui è il mio punto di riferimento. Col Real Madrid è stata una sensazione inimmaginabile”

Nicolò Zaniolo, centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport a due giorni dalla sfida con la SPAL. Queste le parole del classe 1999 giallorosso:

Ci tracci un primo bilancio di questa tua avventura a Roma?
E’ un onore enorme giocare nella Roma, una grandissima soddisfazione. Il bilancio? All’inizio pensando a tutto quello che è successo fino ad adesso pensavo molto meno, per fortuna stanno succedendo cose belle e speriamo di continuare così.

Ti aspettavi la prima convocazione con l’Italia di Mancini? Qual è stato il tuo primo pensiero?
No, stavo guardando proprio Sky. E’ uscita la notizia dei 31 convocati del mister e ero incredulo all’inizio, poi ho chiamato mio papà, c’era tanto stupore. Però sono andato là, mi sono giocato le mie carte sperando che un giorno mi richiami. Tutto sta al campo.

Cosa pensavi nel sottopassaggio del Bernabeu prima dell’esordio col Real?
Pensavo poco. Non so bene spiegare la sensazione: è stato inimmaginabile, grandissima. Daniele De Rossi mi ha dato dei consigli, mi ha tranquillizzato poi alla fine non ho più pensato alla parte esterna e mi sono concentrato sul campo.

Tremavano un po’ le gambe?
All’inizio sì. A sentire la musica della Champions per la prima volta sì. Poi come dicevo prima ho pensato soltanto a giocare.

Poi l’esordio in campionato contro il Frosinone…
Sì contro il Frosinone, è stata una grandissima partita. Lì abbiamo cominciato questa mini striscia positiva. E’ stato molto importante, dal punto di vista personale è stata un’altra grandissima soddisfazione però ora bisogna continuare su questa strada per farne altre.

Che cosa ti ha detto quel giorno e che consigli ti sta dando Di Francesco?
Il mister mi sta dicendo di mettermi a disposizione, come fanno tutti, e che poi l’allenamento sarà lo specchio della partita. Quel giorno lì prima di entrare in campo mi disse di fare ciò che sapevo fare e che tutto sarebbe andato bene.

Un consiglio che ti ricordi di Mancini?
Non mi ha parlato più di tanto, quando ci siamo salutati mi ha detto che ha grande fiducia in me. Lo ha dimostrato col gesto che ha fatto. Adesso tocca a me dargli ragione.

Ci sono dei totem del calcio lì, cosa hai pensato a Coverciano?
Ho pensato che ogni minima cosa che facevano dovevo rubarla per poi un giorno essere come loro. Giocatori del calibro di Bonucci, Chiellini non li trovi tutti i giorni. Però ero lì, mi sono allenato, ho imparato ma c’è ancora tanta strada da fare.

Chi sono qui a Roma i tuoi punti di riferimento?
Il punto di riferimento maggiore per me è Daniele De Rossi che dà sempre consigli giusti durante gli allenamenti.

Di chi avevi il poster nella cameretta?
Di Kakà. Per me lui è un giocatore fantastico, sarebbe un sogno essere come lui.

Pregi e difetti di Zaniolo calciatore?
Pregi: la fisicità. Difetti: devo migliorare col piede debole e magari, a volte, pensare prima la giocata che devo fare.

Piede debole che è il destro…
Sì.

Pregi e difetti di Nicolò fuori dal campo?
No, non ci sono né pregi né difetti. Sono un ragazzo di 19 anni a cui piace divertirsi facendo le cose giuste e sperando che un giorno si possa coronare il sogno di essere un giocatore affermato.

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