Witsel e Dragovic aspettano la Roma

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Corriere dello Sport (R.Maida) – Leandro Paredes parla da romanista convinto: «E’ bello essere tornato, mi sento cresciuto come calciatore e come uomo, ora voglio farmi conoscere da Spalletti» ha raccontato ieri sera a Roma Tv, aspettando l’amichevole contro gli egiziani dell’Al-Ahly. Lo stesso Spalletti vuole valutarlo con attenzione, prima di lasciarlo partire. Ma le necessità del mercato (e l’esigenza di denaro) potrebbero spingerlo lontano da Trigoria, stavolta senza biglietto di ritorno. L’ipotesi circolata nelle ultime ore, un trasferimento a San Pietroburgo come parziale contropartita per Axel Witsel, non è campata in aria. Paredes piace allo Zenit, come ad altri club tra cui il Bologna che lo vorrebbe inserire nell’affare Diawara. E Witsel è uno dei centrocampisti preferiti sia da Sabatini che da Spalletti: con il contratto in scadenza nel 2017, ha già informato i dirigenti russi di voler giocare in un campionato più competitivo. In passato è stato cercato dal Milan, oggi può fare comodo alla Roma che però, come è noto, deve prima vendere. Witsel, compagno di Nainggolan nella nazionale belga, è già stato contattato e chiaramente ha dato la sua disponibilità.

IL NODO – Ma molto dipende da Pjanic. Finché non verrà chiarita la sua posizione Sabatini (o chi per lui) è costretto a temporeggiare, almeno sul fronte dei centrocampisti di qualità. Dall’estero ancora nessuno ha presentato un’offerta concreta, né al giocatore ha manifestato l’intenzione di pagare una clausola rescissoria. Il Bayern e il Barcellona sono le società più interessate a Pjanic che comunque, di fronte a un rinnovo contrattuale con stipendio sollevato fino ai 5 milioni netti a stagione, sarebbe molto felice di continuare a giocare nella Roma.

CONFERMA – In previsione della probabile partenza di Rüdiger, invece, ci sono indizi chiari che portano al sostituto: si tratta di Aleksandar Dragovic, austriaco della Dinamo Kiev. Ieri il manager non ha negato l’opzione: «E’ difficile rispondere posso dire che c’è un club italiano interessato». E’ la Roma, che segue il giocatore da almeno quattro anni: costa circa 10 milioni, che Sabatini vorrebbe trasformare nel solito prestito con diritto di riscatto.

SOGNI – Tra gli attaccanti, che la Roma sta sondando in previsione di una (possibile) cessione di Dzeko, ieri è circolato il nome di Kevin Gameiro, strepitoso fattore del Siviglia che si è confermato vincitore dell’Europa League. Ripudiato frettolosamente dalla patria e dal Psg, si è riciclato in Andalusia. In questa stagione ha segnato addirittura 29 gol tra campionato e coppe (10 solo in Europa) facendo schizzare la sua valutazione dai 15 ai 35 milioni. Ventinove sono pure i suoi anni. E’ molto difficile prenderlo adesso anche se al Siviglia interessa il piccolo Sanabria, che al Gijon ha fatto una prima parte di Liga da centravanti vero. Per il momento Gameiro è una suggestione, non una trattativa.

GIOVANI – E’ stato intanto offerto, senza trovare grande entusiasmo, il giovane Luis Henrique, quasi omonimo dell’allenatore, classe ‘98 del Botafogo. Pure lui è un attaccante centrale ma non ha il passaporto comunitario. E a proposito di giovani, sta per essere ufficializzato il terzino sinistro senegalese Moustapha Seck, classe ‘96. E’ stato tenuto nascosto fino alla fine perché viene dalla Lazio, dove era arrivato alla scadenza di contratto. Seck, scuola Barcellona e passaporto spagnolo, ha firmato per tre anni e potrebbe cominciare l’estate nella Roma per poi essere prestato a qualche società amica, visto che nel ruolo Spalletti spera di poter contare su Digne – in corso il confronto con il Psg – e ha indicato Emerson Palmieri come valida alternativa: anche per questo sono state congelate due trattative avviate, quelle per Ansaldi e Criscito. Ansaldi comunque potrebbe servire lo stesso, come Caceres e Van der Wiel, da alter ego di Florenzi a destra.

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