Volata per la Champions. Roma super, Viola e Inter sperano nel calendario

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La Gazzetta Dello Sport (G.B.Olivero) Non è solo un piazzamento prestigioso. È un biglietto per il paradiso calcistico. O meglio, per l’anticamera del paradiso. Il terzo posto qualifica ai preliminari di Champions League, che è come avere una tessera del bancomat ma senza la certezza di ricordarsi il codice. Passati i playoff, ci sono i milioni della coppa più prestigiosa, altrimenti ci si deve accontentare dei premi (inferiori ma pur sempre interessanti) dell’Europa League. Tutto passa, però, dal terzo posto. In questo momento dietro a Juve e Napoli sul podio c’è la Roma che sta andando così forte (8 vittorie di fila) da sognare una frenata delle prime due per giocarsi in volata lo scudetto. Spalletti è equidistante tra Sarri e la coppia Sousa­-Mancini: 5 punti da recuperare di là, 5 punti da difendere di qua; cacciatore da una parte, lepre dall’altra. Ma visto che un crollo di Juve e Napoli è difficile da prevedere, la Roma resta per il momento la favorita nella volata per il terzo posto, che coinvolge anche Fiorentina e Inter.

EUFORIA GIALLOROSSA – I cinque punti di vantaggio, già di per sé ovviamente preziosi, sono ancor più rilevanti visto lo stato di forma dei giallorossi. La Roma corre veloce con le gambe e con la testa. Vincere aiuta a vincere e, dopo la sconfitta con la Juve, Spalletti ha sempre chiuso le partite con un grande sorriso. Perotti è l’uomo più importante dal punto di vista tattico, perché sa inserirsi ma anche assecondare i movimenti dei compagni con i passaggi e i suoi spostamenti: un preziosissimo equilibratore. Nella Roma funziona quasi tutto: gli esterni fanno male, Dzeko ha ritrovato familiarità con il gol, Florenzi si adatta a ogni compito e la difesa, pur con qualche improvvisa amnesia, se la cava. E allora è già tutto risolto? No, perché il calendario dei giallorossi è peggiore di quello di Fiorentina e Inter. Ma la Roma, che ha già il doppio confronto favorevole con i viola e quindi un ulteriore punto virtuale di vantaggio, sabato sera si gioca qualcosa di simile a un breakpoint al quinto set di Wimbledon: all’Olimpico Spalletti può eliminare l’Inter dalla volata. Per i nerazzurri sarebbe davvero complicato rimontare otto punti in otto partite (e magari con lo scontro diretto a sfavore: all’andata vinse l’Inter 1­-0, in caso di successo giallorosso con un gol di scarto si guarderebbe la differenza reti che è nettamente favorevole alla Roma).

FRENATA VIOLA La Fiorentina probabilmente tiferà per un pareggio: due punti guadagnati su entrambe le avversarie, ovviamente in caso di successo a Frosinone. Il calendario, in generale, sembra spingere i viola mentre proprio la Roma ha sulla carta il cammino più impegnativo. Però nella fase finale della stagione la pericolosità degli avversari dipende dagli obiettivi che rincorrono ben più che dai valori tecnici. Ecco perché le squadre senza velleità europee e quelle ormai salve (Lazio, ma non il derby, Bologna, Chievo, Empoli, Genoa, Torino e probabilmente Sampdoria) rischiano di essere quelle più morbide per calo di motivazioni. Detto quindi che solo giornata per giornata si potranno valutare le eventuali insidie del calendario, resta il fatto che la Fiorentina ha appena pareggiato in casa con il Verona e che dovrà quindi ritrovare se stessa prima che pensare agli avversari. La condizione atletica è sufficiente, quella mentale risente degli ultimi risultati negativi tra Italia ed Europa. Borja Valero è il faro e la sua luce dovrà illuminare soprattutto Kalinic: spento e sperso in un sentiero privo di gol. Il gioco di Sousa è un’arma importante ma la differenza si fa nelle due aree: il gol del Verona è figlio di una inammissibile distrazione collettiva, le carenze davanti a Gollini sono un segnale. In quattro delle ultime sei partite la Viola ha segnato appena una rete. E due degli ultimi tre successi (contro Carpi e Inter) sono arrivati entrambi dopo il 90’.

RINASCITA NERAZZURRA – Proprio l’Inter ha cambiato marcia all’improvviso: 2 successi consecutivi dopo averne ottenuti altrettanti nelle precedenti 9 partite. Il trend è positivo come la condizione fisica e quella mentale. La manovra ha ricominciato a trovare sbocchi, Perisic si è acceso, tutti stanno portando un buon contributo. L’infortunio di Icardi è un problema, ma c’è la speranza di calare l’asso dei suoi gol nelle ultime giornate. Come già detto, tutto o quasi passa dalla trasferta di sabato a Roma. Una sconfitta sarebbe la pietra tombale, una vittoria proietterebbe Mancini a due punti da Spalletti, un pareggio sarebbe prezioso perché poi l’Inter potrebbe sognare un filotto di successi visto che avrebbe una sola grande sfida (col Napoli) mentre le due trappole finali con Lazio e Sassuolo potrebbero essere schivate con la forza delle motivazioni. I nerazzurri devono però ritrovare quella continuità mostrata a inizio stagione, quando la testa era l’arma in più. Adesso non si può più sbagliare, altrimenti il paradiso della Champions dovrà attendere.

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