Vincere e dimenticare

Corriere della Sera (L. Valdiserri) –  Da derby a derby. Da incubo a rivincita. Pau Lopez ha ritrovato la maglia da titolare e l’ha onorata contro l’Inter con quella che è sicuramente la sua miglior prestazione da quando è alla Roma. Non c’è tempo per cullarsi sugli allori, però, perché già venerdì arriva il derby, che non è mai una partita come le altre. Tanto meno per chi, come lo spagnolo, ha rischiato di mettere a rischio la sua carriera romanista proprio con una papera papera nella stracittadina.

[inline]

Clamorosa quella che permise ad Acerbi di segnare l’1-1 nella sfida del 26 gennaio 2020. La vita del portiere è cercare di sbagliare il meno possibile, ma, in caso di errore, è necessario dimenticare tutto il primo possibile. Pau, ragazzo sensibile, non c’è riuscito immediatamente ma la parola finale è sempre delle prestazioni in campo.

[inline2]

Il derby non deve diventare un’ossessione, ma quello di venerdì sera è anche un’occasione di rivincita. Pau contro Reina è pure uno scontro generazionale: 26 anni contro 38, 39 presenze in Serie A contro 157, 2 nella nazionale spagnola contro 36. Lopez non ha fretta: «Ho un contratto lungo con la Roma e voglio onorarlo fino in fondo».

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti