Villar: “Chi non regge la pressione è giusto che si dedichi ad altro. A fine mercato tutto è stato un po’ strano. La mia voglia di venire alla Roma era forte” – VIDEO

Pagine Romaniste (da Trigoria D.Moresco) – Gonzalo Villar, classe 1998 arrivato dall’Elche, ha svolto la consueta conferenza stampa di presentazione a Trigoria. Il giovane centrocampista ha giocato soltanto dieci minuti con la maglia giallorossa, nella sfortunata trasferta al Mapei Stadium. Ecco le sue parole:

Come procede l’ambientamento alla Roma?
Vorrei ringraziarvi per l’accoglienza che abbiamo ricevuto. Una splendida accoglienza del direttore sportivo, dell’allenatore, del presidente e dei compagni. L’ambientamento procede bene ed ho molta voglia di lavorare.

Dove pensi di poter giocare meglio? Puoi sostituire Diawara?
Diawara è un grande calciatore e siamo dispiaciuti del suo infortunio, speriamo di vederlo presto. Mi sento più a mio agio col numero 8, con un mediano difensivo accanto. Ho giocato anche mezzala e in tutte le posizioni, sono pronto a giocare in qualsiasi posizione del centrocampo quando il mister mi chiederà di giocare.

Ti senti pronto per questa avventura?
La pressione c’è in una piazza come Roma, ma in ogni grande club. Noi siamo pronti a questa pressione ed è giusto che chi non la regge si dedichi ad altro. Siamo pronti a questo.

Il tuo ex allenatore ha detto che hai perso due kg per lo stress. Puoi spiegarci meglio?
Sì è vero. Nel periodo dal 20 al 30 di gennaio sono stati giorni frenetici, è stato tutto un po’ strano. Molto è dipeso dalla mia voglia forte di venire alla Roma e che non si riusciva a chiudere, per fortuna tutto è andato per il meglio. Ho recuperato la serenità e sono tornato alla mia vita. Adesso va tutto benissimo.

Il passaggio dall’Italia alla Spagna è stato molto forte. Già lo sapevate o vi ha colto di sorpresa?
Io venivo da una squadra in seconda divisione e lui dal Barcellona. Il salto per me è grande, sono pronto e preparato per affrontarlo e per dimostrare il mio valore. Stiamo cercando casa e ci stiamo ambientando. Abbiamo giocato pochi minuti, io solamente nella prima per scelta del mister. Ora sta a noi lavorare duro per dimostrare di essere giocatori importanti per la squadra. Dobbiamo lavorare duro, essere scrupolosi e professionali per vivere il calcio come deve fare un professionista.

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