Villar cambia la Roma: palleggio, ritmo e verticalità. Ecco il regista

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Nella vittoria di mercoledì scorso a Crotone c’è un dato che è emerso in modo eloquente, la grande capacità di Gonzalo Villar di non sprecare mai niente di ciò che riceve in dote. Non una banalità, perché poi il regista proprio questo deve saper fare. Ed allora quei 67 passaggi positivi sui 69 palloni giocati complessivamente dallo spagnolo della Roma impressionano un po’ tutti.

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Gonzalo Villar sembra essersi preso davvero la Roma. E se non in maniera definitiva, sicuramente in un modo importante. Terminato il periodo di apprendistato e studiato a fondo il campionato italiano, il mediano giallorosso ha capito sempre meglio il calcio di Fonseca. Calandocisi dentro, al cento per cento. E Fonseca ha finito con il trovare quel regista che andava cercando dall’inizio della sua avventura romanista. Lì, in quel ruolo, ci aveva provato prima Diawara, poi Cristante e infine Pellegrini. Ma nessuno sembra calzarci alla perfezione come Villar. Che il calcio di Fonseca sembra averlo ben fisso in testa, per sviluppo e dinamica.

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Sa quando abbassarsi, quando temporeggiare o osare. O anche quando c’è da alzare il ritmo o limitarsi a palleggiare, per poi cercare il varco giusto e andare a far male all’avversario di turno. Con lui la Roma ha trovato probabilmente il regista che cercava. L’importante è non perdersi, ma la testa sembra quella giusta.

 

 

 

 

 

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