Via il 19, ma per gli stadi aperti obiettivo ottobre

 

La Gazzetta dello Sport (V.Piccioni) – Tutto confermato: la Serie A partirà il 19 settembre. Il consiglio federale ha battezzato ufficialmente la data dopo la proposta della Lega e l'”approfondimento” voluto dal presidente federale Gabriele Gravina. Ora la parola spetta al calendario: l’appuntamento è per domani. Si chiude il 23 maggio. Quattro giorni prima, si giocherà la finale di Coppa Italia.  Poi spazio alla Nazionale di Mancini e all’Europeo. B,C e D si muoveranno invece tutte insieme, nel weekend 26-27 settembre. I primi due impegni di Inter e Atalanta saranno però rinviati per consentire una settimana in più di riposo. Ieri, c’è stata una riunione straordinaria di Consiglio di Lega. La linea scelta all’unanimità è stata quella di accogliere la richiesta dei due club lombardi, negando invece il posticipo alla Roma e al Cagliari, che avevano chiesto il posticipo per favore la “negativizzazione” del gruppo squadra dopo i casi di positività degli ultimi giorni. Si parte dunque il 19. Con due fronti aperti: protocollo sanitario e stadi. L’obiettivo è quello di ridurre il numero di tamponi effettuando gli esami ogni otto e non più ogni quattro giorni, sostituendo i “tagliandi” mancanti con i meno invasivi test sierologici. Sulla riapertura degli spalti i tempi sono diversi. Improbabile l’ipotesi di sbloccare la questione per l’inizio del campionato. Ieri Gravina ha fatto capire che condivide lo schema caldeggiato da Spadafora con il Cts: test sperimentali a settembre sulla presenza del pubblico sui singoli eventi concentrati in un solo territorio, per aprire la strada alle partite in un tempo successivo. Il presidente della Federcalcio sottolinea inoltre l’avvicinarsi della Supercoppa di Budapest del 24 settembre. In cui l’Uefa ha previsto la presenza di 20 mila spettatori. “Anche quello sarà un messaggio a tutto il mondo del calcio, non solo all’Italia”.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti