La Gazzetta dello Sport – Verona, Saviola: “In passato sono stato vicino alla Roma. Totti mi ha impressionato”

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Una lunga intervista all’attaccante ex Barcellona e Real Madrid, Javier Saviola, in cui parla della sua esperienza nella Serie A con la maglia del Verona, e del passato quando era stato molto vicino a trasferirsi a Trigoria.

Perché ha scelto l’Italia? «Avevo voglia di fare una nuova esperienza, la Serie A mi mancava e… domenica con l’Atalanta finalmente è arrivato il gol . Qualche giorno prima del trasferimento dall’Olympiacos mi sono sentito con Rafa Marquez, mio compagno ai tempi del Barcellona. Mi ha detto: “Vieni, ambiente e città sono fantastici”. L’ho ascoltato e non sono pentito».

In passato il suo nome è stato più volte accostato alla Juventus.
«La verità è che ai tempi del River fui molto vicino alla Roma. Poi scelsi il Barcellona ».

Cosa pensa della Serie A?
«Credo che sia il campionato più duro e al tempo stesso il più bello: la tattica ha un’importanza fondamentale, le partite sono tirate fino al 90’, il risultato è sempre in bilico e non c’è nulla di scontato. Chi si aspettava che l’Inter perdesse col Torino? In altri tornei l’esito di certe partite è quasi inevitabile. Qui c’è tanta fisicità, i difensori sono forti e preparati e se non sei ben allenato si rischiano solo delle figuracce».

Un lato negativo della Serie A?
«Per essere un torneo così avvincente e bello credo che in Italia non ci siano strutture adeguate: in generale gli stadi sono vecchi, brutti, non attraggono, non invogliano le famiglie a passare una giornata diversa andando a vedere dal vivo una partita».

 In Italia da chi è rimasto impressionato?
«Totti, Tevez, un fuoriclasse con cui ho vinto l’oro all’Olimpiade, e Cassano».

La Gazzetta dello Sport – F. Di Chiara

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