Vermaelen e Mario Rui, la Roma comincia a recuperare i pezzi

Corriere della Sera (G.Piacentini) – Nonostante l’assenza di Manolas, che tornerà nel 2017, e quella di Alessandro Florenzi, che ha ricominciato a correre a Trigoria dopo l’operazione ai legamenti del ginocchio sinistro, Luciano Spalletti per il match di domani sera (ore 20.45, arbitra Calvarese) con il Chievo all’Olimpico avrà l’imbarazzo della scelta in difesa. Un paradosso, considerando che solo un mese e mezzo fa, nella gara di Europa League contro l’Austria Vienna, aveva a disposizione solo tre difensori di ruolo (Bruno Peres, Ruediger e Juan Jesus, con Fazio infortunato in panchina) a cui ha dovuto affiancare Daniele De Rossi. Nell’ultima gara del 2016, invece, è proprio nel reparto arretrato che il tecnico avrà più possibilità, per i contemporanei rientri di Mario Rui e Thomas Vermaelen, che nelle formazioni estive erano considerati due titolari. Il portoghese, che lo scorso anno ad Empoli aveva saltato solamente due partite, è stato la prima scelta di Spalletti, che lo ha richiesto per sostituire il partente Digne. Dopo un precampionato in cui aveva dimostrato di essere il terzino affidabile e bravo a fare entrambe le fasi, a fine luglio durante la tournée negli Stati Uniti la tegola dell’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e l’operazione. Superato il test con la Primavera, ormai quasi un mese fa (il 26 novembre è rimasto in campo per un’ora contro il Bologna), il suo reinserimento non è stato facilitato dal trittico di partite Lazio-Milan-Juventus. Domani sera potrebbe esordire, a partita in corso o anche dall’inizio se l’allenatore deciderà di dare un turno di riposo ad Emerson Palmieri, che all’occorrenza può giocare anche più alto.

Non ha collezionato molti più minuti Vermaelen, che dopo le prime due contro Udinese e Cagliari (28 agosto), si è fermato a causa della pubalgia. Un solo minuto con il Pescara (27 novembre) prima della gara con l’Astra Giurgiu, giocata interamente. Ora è pronto per partire di nuovo titolare, al fianco di Fazio o di Ruediger, se Spalletti deciderà di spostare il tedesco al centro per fare spazio a destra a Bruno Peres, oppure a dare il suo contributo a partita in corso. La cosa certa è che Vermaelen, così come Mario Rui, può considerarsi a tutti gli effetti come un nuovo acquisto e una risorsa in più per il tecnico, che a gennaio potrà chiedere alla società di rinforzare altri reparti, e non la difesa.

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