Vergogna Roma, umiliazione storica in Norvegia a casa del modesto Bodo Glimt: finisce 6-1

Il Tempo (T. Carmellini) –  Perché si può anche perdere quando giochi di giovedì sottozero al circolo polare artico, ma a tutto c’è un limite. Anche alla soglia di sopportazione di una tifoseria ormai esausta che non vede, nonostante i continui cambi ai vertici (sia tecnici che societari), la luce in fondo al tunnel. Anzi il tunnel si fa sempre più profondo e buio e a poco serve dire che la Roma abbia giocato con tutte le riserve, perché i titolari entrati nella ripresa hanno fatto anche peggio incassando quattro gol contro i due presi dagli altri nel primo tempo. Imbarazzanti, tutti.

La parola vergogna viene spontanea e Mourinho lo sa bene assumendosi tutte le responsabilità dell’accaduto. Almeno questo gli fa onore, ma forse la battaglia contro Tiago Pinto per farsi comprare giocatori all’altezza della Roma dopo aver sfondato le “sue” riserve, sarebbe meglio la combattesse sui tavoli di Trigoria che non sui campi d’erba dimezza Europa.

Perché poi fai delle figure di m… internazionali per cancellare le quali serviranno anni: e resteranno sempre comunque lì, indelebili. Così come nell’animo dei quattrocento tifosi romanisti che hanno sfidato costi e gelo per seguire la squadra quasi in cima al mondo. Proprio coloro che a fine gara hanno detto giustamente a brutto muso alla squadra che ora serve cambiare registro, serve una risposta sul campo altrimenti si mette male.

Già, perché domenica all’Olimpico arriva il Napoli capolista (che fin qui le ha vinte tutte). E perché a questo punto questa sfida può già diventare un crocevia decisivo per la stagione giallorossa. Occhio poi al condottiero che con Roma e la Roma ha più di un conto in sospeso. Spalletti s’è sentito tradito dalla Capitale che allora si schierò apertamente con Totti e ancora ce l’ha con tutti. Forse semplicemente non aveva capito una cosa basilare: il popolo giallorosso, a prescindere da Totti, sta sempre dalla parte della Roma.

Allora come oggi e anche stavolta non farà sconti a nessuno. Non risparmiò nulla a Spalletti all’epoca e farà altrettanto con Mourinho nonostante al portoghese vada concesso ancora del tempo: se lo merita. E lo stesso discorso vale per il gm Pinto che ieri prima del match se l’era presa con un collega di Sky che gli chiedeva lumi sul mercato: o meglio gli ricordava che quello a chiedere lumi era Mourinho… anche ieri tornato sul tema con il più classico “non ho cambi e non posso far giocare sempre gli stessi” e ancora “i loro titolari erano meglio delle nostre riserve“.

Quindi, caro Pinto, invece di prendersela con chi sta lì a lavorare, forse dovrebbe scendere dal piedistallo e farsi anche lei qualche domanda… da solo, pensa te. Tipo: avrò sbagliato qualcosa? O forse sopravvalutato qualcuno? Oppure peccato di presunzione? Perché il campo sta impietosamente dicendo quello, forse con troppo clamore, ma la situazione è abbastanza chiara. E per evitare polemiche, domande scomode e i rumor dei tifosi, bastava non farsi fare sei gol dai “boscaioli” del Bodo Glimt (che scavalcano anche la Roma nel girone di coppa), una squadra che all’ottanta per cento delle persone interrogate fa scattare il classico: «Bodo chi…???»

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