Veretout, Diawara e Mkhitaryan: quei rinforzi sono da aspettare

La premessa è d’obbligo: sono trascorse appena 5 giornate e l’analisi non può essere che parziale. Tuttavia il campionato non aspetta e affermare che ci si poteva attendere qualcosa in più dai nuovi acquisti estivi non è lesa maestà. Il mercato furbo’ di Petrachi deve ancora sbocciare. Dalla lista rimane fuori Smalling. Il migliore – insieme a Spinazzola – nella prima ora contro l’Atalanta, ha lasciato intravedere cosa può dare al reparto a livello di dinamicità (13 palle recuperate), tackle e forza fisica. Fonseca aspetta con ansia che i rinforzi estivi completino il loro inserimento e inizino a incidere con maggiore continuità. Per nome e curriculum, a Lecce si attende il riscatto di Mkhitaryan. L’armeno, pur prendendosi molte pause, aveva fatto sognare con il debutto con gol contro il Sassuolo. Poi sono seguiti la panchina con il Basaksehir, la prova anonima di Bologna e i 25 minuti finali contro l’Atalanta. Anche lui deve trovare brillantezza fisica perché a livello tecnico basta rileggere il giudizio di Klopp: «Possiede un’incredibile combinazione di velocità e tecnica. Sono pochi quelli per cui puoi dire la stessa cosa». Capitolo Veretout: il francese s’è confermato un’ottima mezzala ma al netto dello strappo vincente con i rossoblù, viene gravato di compiti in copertura che limitano la sua qualità migliore, ossia saper verticalizzare. Postilla su Kalinic: in tre gare, ha fallito altrettante conclusioni a tu per tu con i portieri avversari (2 col Basaksehir e una contro l’Atalanta). Lo scrive Il Messaggero.

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