La Gazzetta dello Sport (V.D’Angelo) – La festa stavolta la fanno Atalanta e Chievo. Dopo Juventus, Inter e Lazio, ecco altre due squadra qualificate direttamente alle finali scudetto di giugno. Ma se per il Chievo battere l’Ascoli sembrava pura formalità (2-0, gol di Cataldi e Ngissah), la Dea di Bonacina era attesa da una difficile trasferta in casa della Roma campione d’Italia. E il netto successo ottenuto al Tre Fontane suona come avviso alle pretendenti al titolo: «ci siamo anche noi». A Roma si prende la scena Musa Barrow, autore della tripletta che ha schiantato i giallorossi di Alberto De Rossi. Tre reti, due nel primo tempo sfruttando gli assist di Capone e Badjie, e uno a inizio ripresa, per mettere subito fine alle speranze di rimonta della Roma. Una super prova, dunque, per il ragazzo che a molti ricorda Mbaye Niang per facilità di corsa e qualità tecniche, ma che – a differenza del talentuoso ex Milan – non sembra tipo da strani colpi di testa. La brutta notizia per Bonacina è l’infortunio di Latte Lath, uscito dopo appena 21’. L’Atalanta sfrutta anche il passo falso interno dell’Inter (0-0 in casa col Bologna) per agganciarla in vetta e provvisoriamente «superarla» per la migliore differenza reti negli scontri diretti.
CORSA PLAYOFF – Resta soltanto un posto utile per l’accesso diretto e se lo contendo — nel girone A — Fiorentina, Sampdoria e Milan. La viola ha vinto di misura a Napoli, mentre la Samp — sotto gli occhi di Antonio Cassano — ha regolato 2-1 il Trapani festeggiando intanto la qualificazione aritmetica ai playoff, come Fiorentina, Entella e Roma. Avvincente la volta playoff nel girone B, così come la corsa ai due posti playoff destinati alle due migliori quinte: Empoli, Torino e Sassuolo sono terze a 49 punti nel girone B, mentre il Verona è quinto a 48 punti nel girone A, stessi punti del Genoa nel girone C.
