Il Corriere Dello Sport (R.Barbacci) – Tutto in una notte. Quella che Valerio D’Andrea spera possa tingersi di giallorosso. Al Manuzzi contro l’Atalanta ha già visto i suoi ragazzi prevalere (storia vecchia appena cinque giorni), ma stavolta sa che sarà tutta un’altra storia. «Alla squadra avevo chiesto una sola cosa, cioè di portare questo gruppo all’atto conclusivo. E’ stata mantenuta la parola data, adesso quel che verrà sarà comune qualcosa in più rispetto alle attese». Come a dire: è l’Atalanta la grande favorita per lo scudetto Under 15, e al tecnico romanista la cosa non sembra dispiacere. «Gli addetti ai lavori sostengono con forza questa tesi e io mi adeguo. Ma so anche che una finale sfugge a qualsiasi pronostico. In queste situazioni contano le energie rimaste, gli episodi, soprattutto la testa di ogni singolo giocatore. E’ un contesto nuovo per tutti, ma è il coronamento di tre anni meravigliosi. Siamo a un passo dal sogno, e indipendentemente da quello che sarà l’esito della finale, questo gruppo merita solo applausi e riconoscenza».
APPROCCIO FONDAMENTALE – Il successo netto sul Vicenza ha galvanizzato l’ambiente giallorosso, anche perché la sensazione è che si sia trattato di un successo ben più netto di quanto non abbia detto il 3-0 finale. «La migliore prestazione della nostra final eight – riprende D’Andrea – ma sapevo che la squadra poco brillante ammirata nelle prime due gare non era quella che conoscevo. La sconfitta con l’Empoli c’ha destato, adesso posso dire di aver ritrovato la mia Roma, forse anche più forte di come me la potessi immaginare. Conterà moltissimo l’approccio: le finali si vincono prima nella testa e poi sul campo. Quanto peserà l’assenza di Chierico? I ragazzi hanno dimostrato di poter sopperire alla sua mancanza. Chi andrà in campo non farà rimpiangere alcun compagno».
LE ULTIME – Bamba contro Traorè, cioè il derby ivoriano, ma non solo: nonostante qualche assenza importante da una parte e dall’altra, sia D’Andrea che Lorenzi hanno pochi dubbi di formazione. Potrebbe tornare Carruolo dal 1′ al posto di Parodi, mentre Meo difficilmente andrà oltre un posto in panchina. L’Atalanta dovrebbe ripartire dallo stesso undici che ha superato il Genoa.
