Una Roma più tosta

Corriere dello Sport (R.Maida) – Sei cambi di qua, altri cinque di là. In una giornata bruciata dalla solidarietà al povero Karsdorp, Eusebio Di Francesco ha dovuto parlare alla squadra per invitarla a concentrarsi sul prossimo impegno, che in un calendario ad aria compressa arriva già domani. C’è il Bologna di suo figlio Federico, ospite all’Olimpico, e sarà bene affrontarlo con un atteggiamento diverso rispetto a quanto si è visto mercoledì contro il Crotone. Proprio sull’approccio mentale, che a suo parere ha determinato la scarsa lucidità sotto porta, si è soffermato Di Francesco, rendendosi conto (anche rivedendo le immagini del rigorino su Kolarov) di aver saltato un ostacolo facile con troppa fatica.

NOVITÀ – Ma alla regola dell’ampio turnover non si deroga, tanto più che stavolta tocca a tanti dei teorici titolari. Si dovrebbe rivedere ad esempio il centrocampo più reclamizzato dell’estate, De Rossi con Strootman e Nainggolan. Chiedono poi spazio in difesa Bruno Peres e Juan Jesus mentre in attacco dovrebbe esserci un ballottaggio tra Florenzi e Defrel, che sul piano fisico è sembrato completamente recuperato nello spezzone giocato nel turno infrasettimanale.

L’ATTESA – Da definire invece il reinserimento di Patrik Schick. Secondo i piani, dovrebbe rientrare proprio domani nel secondo tempo contro il Bologna. Ma Di Francesco valuterà con attenzione i pro e i contro della scelta, anche a seconda dello sviluppo della partita: non rinuncerà a Dzeko a priori. Piuttosto, dovrà scegliere chi utilizzare sulla sinistra tra Perotti ed El Shaarawy. Secondo la logica dall’alternanza potrebbe essere promosso il secondo ma l’inventiva di Perotti in questo momento appare difficile da sacrificare. Un giorno e sapremo.

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