Un disastro che ha tanti colpevoli. L’errore più grave: far finta di niente

Mancavano dieci giorni a Natale quando la Roma vinceva la sua ultima partita all’Olimpico. Da quel momento solo delusioni e miserie, nelle sfide giocate alle pendici di Monte Mario. Le prestazioni indecenti coinvolgono tutti. Perché stilare classifiche di promossi e bocciati significa soltanto salvare qualcuno che non merita di essere salvato. La Roma oggi è una squadra in profonda crisi: va chiamato in causa chi il gruppo l’ha costruito, chi lo guida e chi va in campo. E non si tratta nemmeno di giovani che non danno tutto quello che dovrebbero: i problemi in casa Roma non hanno età. Possibile che l’ultima parte del 2019 sia stata una meteora e che la realtà sia invece quella di inizio 2020? Possibile che la bella Roma del derby sia scomparsa dopo il fischio finale di Calvarese? Qualcuno deve avere il coraggio di spiegare ai tifosi le cause del tonfo, se le ha individuate. Deve averlo. Far finta di niente, come accaduto nel post Reggio Emilia, sarebbe la fine. Lo scrive Il Messaggero.

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