Uefa, Ceferin: “Fair play? Adatteremo il sistema. Chiudere in anticipo la stagione è stato prematuro”

In attesa di scoprire quale sarà il futuro della Serie A, il presidente della Uefa Aleksander Ceferin ha espresso il suo parere in merito alla questione della ripresa dei campionati, lodando il modello tedesco della Bundesliga e criticando invece la Ligue 1. Queste le sue parole a BeInSports:

Sul modello tedesco

Pensiamo che le autorità tedesche siano molto serie e penso che sia un buon segno. Non si tratta solo di calcio, si tratta delle persone. Sono depresse perché siamo bloccati, perché c’è tanta incertezza. Il calcio riporta la vita alle sue abitudini. Porta energia positiva: è più facile essere a casa, se si può guardare lo sport. Penso che quello della Germania sia un grande gesto e che la grande collaborazione tra il calcio tedesco e il governo tedesco sia un ottimo esempio. Abbiamo un piano concreto per finire la stagione europea. Certo, quest’estate dovremo giocare senza spettatori negli stadi. Io penso che la maggior parte dei campionati finirà la stagione. Chi non lo farà è libero di deciderlo, ma dovrà comunque giocare le qualificazioni, se vuole partecipare alle competizioni Uefa.

In merito al calendario Uefa

Le date non sono ancora decise. Dobbiamo aspettare che il Comitato esecutivo, a fine mese, le confermi. Ma posso dire che la stagione europea finirà ad agosto, per come stanno le cose ora. I campionati nazionali sono una cosa a parte e decideranno separatamente, ma penso che almeno l’80% finirà la stagione come al solito. E credo che in autunno le cose andranno molto, molto meglio. Migliorano giorno dopo giorno. Comunque stiamo valutando la situazione da vicino: non settimana per settimana, ma giorno per giorno. La prossima stagione delle coppe sarà regolare: al massimo potrebbe slittare di un paio di turni.

Riguardo alla Ligue 1

Per noi l’importante è sapere chi è il campione, chi è secondo, chi è terzo e chi è quarto. La mia opinione personale è che annullare una stagione con tanto anticipo non sia l’ideale, è stato prematuro. Ma se è una decisione del governo, che cosa possono fare i club o le leghe? Psg e Lione, che giocano in Champions, ora non giocheranno fino ad agosto: non so se per loro sia un bene non giocare e poi affrontare partite così difficili e importanti. Ma ripeto, rispettiamo la decisione del governo francese. Se le squadre francesi si qualificassero e non potessero giocare in casa, dovrebbero farlo in campo neutro, anche se non vedo perché dovrebbero essere impedite partite a porte chiuse. La perdita principale è stata per il rinvio dell’Uefa. Abbiamo anticipato una serie di pagamenti ad alcuni club, che lo hanno meritato, poi vedremo quanto denaro eventuale di supplemento in solidarietà potremo dare.

Sul Fair Play finanziario

La situazione è straordinaria e non faremo finta che non lo sia. Adatteremo il sistema, ma la decisione finale non è ancora stata presa, è troppo presto. Ne stiamo discutendo con i club e con le leghe, l’impatto economico della pandemia non riguarda solo l’industria del calcio.

Sull’Europeo

In linea di principio l’idea è di rimanere con le stesse città. Con 9 su 12 non abbiamo problemi: con 3 discuteremo ulteriormente. Siamo pronti, nel caso, a fare l’Europe in 10 o 9 città.

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