Tutti i dubbi intorno al calcio

Non è facile chiudere un campionato senza subire conseguenze che riguardano anche gli altri tornei. In questo senso la UEFA prima o poi dovrà prendere in considerazione di stoppare tutto, ma l’unica cosa certa è che ora ha lasciato tutto in mano ai singoli Governi. E se i campionati finissero a luglio? Un dubbio tira l’altro.

LA SERIE A SI FERMA, E LE COPPE? – La UEFA lascia decidere ai singoli Governi, ma questo lascia il problema irrisolto. Un’avversaria dell’Atalanta come potrà venire a Bergamo se l’aeroporto è chiuso e se la zona è rossa? Per non parlare di Basilea-Eintracht che non si giocherà.

SONO PREVISTE GARE EUROPEE IN CAMPO NEUTRO? – E’ una soluzione che si sta studiando per evitare di far saltare le partite di Champions ed Europa League, ma non è semplice. Questo potrà avvenire quando il virus lascerà in pace alcuni paesi con le sue città.

L’EUROPEO CI SARA’? E L’ITALIA? – Se slitta l’Europeo il problema è risolto. Si allunga il campionato e si studierà il modo per preparare un nuovo percorso. Se la competizione resta programmata per giugno Mancini avrà difficoltà. Sarebbe un danno incredibile anche perchè gran parte del girone si giocherà all’Olimpico.

SE IL TORNERO SLITTA CHE SARA’ DEI CONTRATTI? – I giocatori che hanno il contratto in scadenza al 30 giugno come dovranno comportarsi? La Roma ha Smalling, Mkhitaryan o Kalinic. Secondo le attuali norme questi giocatori non potranno essere schierati dopo, a meno che non vengano emandate alcune norme ad hoc vista l’emergenza.

GLI ALLENAMENTI SETTIMANALE SI POTRANNO FARE? – Lo sport si fermerà del tutto. I lavoratori normali possono essere messi in ferie forzate e la stessa cosa potrebbe essere fatta con i calciatori con una successiva mini preparazione.

LO SCUDETTO ALLA FINE AVRA’ UN PADRONE? – Non ci sono precedenti e qui entra in ballo la FIGC che dovrà prendere una decisione. Non ci sono certezze perchè il problema non è soltanto lo scudetto, ma anche retrocessioni e piazzamenti per le prossime coppe. In teoria si potrebbe assegnare, sempre sotto decisione della FIGC, a chi è in testa dopo un numero di gare pari tra tutti.

Lo scrive A.Angeloni su Il Messaggero.

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