Turnover alla portoghese: le rotazioni valgono oro

Corriere dello Sport (G.Marota) – Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo. La Roma 2.0 è nata proprio da questo concetto esaltato dalla logica del turnover. Nelle partite di Europa League hanno giocato sempre almeno 7 elementi diversi rispetto all’impegno precedente. In alcuni casi si è arrivati anche a 8 o 9. Questo trasformismo ha permesso a Fonseca di tenere caldi 20 calciatori su 22. Praticamente quando i titolari iniziano a tirare i remi in barca, la riserva ha già la benzina pronta per fare la differenza. Karsdorp, il titolare della fascia destra, ha giocato complessivamente 77 minuti in più di Bruno Peres.

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Lo stesso Dzeko non distacca di tanto Mayoral. Un anno fa il bosniaco aveva già 1180 minuti in più rispetto a Kalinic. Stessa storia per Mirante e Pau Lopez e in mezzo al campo c’è chi è pronto che il talento di Villar (746 minuti giocati), raggiungerà presto Pellegrini e Veretout (981 e 944 minuti). In tutto sono 5 i romanisti ad aver superato i 1000 minuti di gioco. Quello più presente è stato Mkhitaryan con 1162. Segue Spinazzola a 1145 e sul terzo gradino del podio Pedro a 1086. Chiudono la top 5 Ibanez e Cristante.

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