Tre pali e il rientro di Totti. Roma, frenata inattesa

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La Stampa (G.Buccheri)Una frenata che non ti aspetti e che, adesso, lascia la Roma in una posizione di classifica dai due volti. C’è quello nobile, ma, da ieri, più lontano perché il Napoli ed il secondo posto scappano a sei punti di distacco. Ma c’è anche quello meno prestigioso, ma, comunque, sempre al sicuro perché l’Inter ha sì recuperato due lunghezze nella rincorsa al terzo posto, ma sei sono ancora un’enormità a questo punto della stagione.

Rossettini, gol di testa – Il Bologna è andato in fuga con Rossettini, si è protetto ed ha conquistato un punto con orgoglio e voglia di reagire. L’Olimpico ha potuto applaudire il suo capitano, comunque decisivo dopo una lunga attesa ai margini. Qualcuno, nel calcio, le chiama «giocate». E, a dirla con Spalletti, Totti di giocate potrebbe farne per i prossimi cinque o sei anni: ne basta una al capitano ritrovato (in campo) per consegnare a Salah il più comodo degli assist da trasformare in oro per il pareggio. Totti è vivo, lo è stato per un tempo vissuto come una volta: colpi di tacco non banali, movimenti fra le linee e tiro da fuori. Per una sera può bastare. Il resto, forse, si vedrà.

Salah, rete e sfortuna – C’è un piccolo, ma significativo primato nella sfida dell’Olimpico: uno, due e tre, Salah centra il palo della porta bolognese per ben tre volte prima del gol dell’1-1, due nel primo tempo con la partita in parità, una in avvio di ripresa quando la Roma è chiamata a recuperare lo svantaggio. E in avvio di ripresa spunta in campo Totti e, questa, è una novità di stagione, almeno nell’era Spalletti. Prima di ieri, il capitano aveva avuto l’occasione di mettersi in mostra per soli 227 minuti, ultima chiamata meno di un quarto d’ora quaranta giorni fa contro la Fiorentina. La Roma ha giocato a strappi. Un passo indietro rispetto alla vittoria nel derby, sulla stessa lunghezza d’onda del duello con l’Inter (0-0) di due partite fa.

I giallorossi danno la sensazione di aver bisogno di un piccolo choc per ritrovarsi e mettere in pratica il calcio di Spalletti: è capitato con l’Inter dopo la rete di Perisic, è successo ieri dopo che il Bologna aveva chiuso la prima parte di gara con un vantaggio non demeritato. La buona sorte, va detto, non ha certo aiutato De Rossi e soci perché, come ricordato, colpire tre pali è un record di sfortuna. Ma qualcosa negli ingranaggi della Roma si è comunque inceppato se è vero che la frenesia e, quindi, la poca lucidità accompagna più di una manovra d’attacco dei giallorossi. Le luci si spengono sul verdetto di parità, una frenata che non ti aspettavi per una Roma bella solo a tratti.


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