Francesco Totti, dirigente della Roma, prima della gara di campionato contro il Milan ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:
TOTTI A MEDIASET
Ti piace essere chiamato dirigente?
E’ un nome pesante ma mi diverto. Sto entrando nella parte anche se ci sono già entrato.
L’ultima immagine della Roma è stata deludente. Che Roma hai visto l’altra sera?
Sicuramente una Roma in certi momenti inaspettata. Primo tempo straordinario e secondo tempo non da Roma. Dovevamo fare la nostra partita e cercare di fare risultato ma purtroppo siamo usciti con una sconfitta ma ancora rimaniamo in corsa e abbiamo tutte le carte per passare il turno. Stasera vogliamo tornare quelli del primo tempo perché quella è la Roma che tutti vogliamo. Speriamo di fare una grande partita.
Avversario complicato. Può essere il momento di Schick?
Schick sappiamo tutti che è un giocatore straordinario, speriamo che lo faccia vedere già da stasera. E’ un giocatore fondamentale per questo gruppo, lo abbiamo cercato tanto e siamo riusciti a strapparlo alla Juve. Ci puntiamo tantissimo perciò cercherà di essere un giocatore da Roma.
Quali sono le caratteristiche di Schick? Perché stasera è stato scelto lui?
Questa è una decisione che ha preso il mister e va rispettata. Edin ha sempre giocato e gli serve anche un po’ di riposo, di ritrovare brillantezza, freschezza. Penso che Schick possa ricoprire benissimo quel ruolo. Ha delle potenzialità fisiche e tecniche per fare benissimo la prima punta e cercheremo di sfruttarlo fino alla fine.
Cosa sta succedendo a Nainggolan? Sembra un po’ appannato…
Appannato, affannato come vuoi. Ci si aspettano sempre prestazioni top da lui perché è un giocatore di altissimo livello. Non sta facendo tantissimi gol come lo scorso anno ma è comunque un giocatore straordinario su tutti i fronti. Il mister ci punta tanto e noi siamo contenti di averlo in squadra.
A Buffon hai scritto “Smetti quando sarai tu a decidere”, ti senti di aver fatto questo?
Ognuno è libero di pensare e di dire quello che vuole. Era solamente un mio pensiero con nessun riferimento. Quando uno smette deve essere cosciente di quello che fa. Con i se e con i ma si possono fare molte cose. Quando sei seduto in tribuna alcune volte vorresti giocare, è normale perché la cosa è abbastanza fresca.