Totti stavolta sarà Franco

Fuori De Rossi e adesso Totti, eliminati e umiliati, senza curarsi della piazza e della storia, la loro e quella del club. Alla fine, però, sono stati loro ad essersi fatti da parte sentendosi improvvisamente indesiderati e comunque sviliti dalla proprietà Usa. Il dirigente della Roma, dopo aver vissuto 30 anni dentro Trigoria, darà l’addio e il giorno è quello di domani alle 14. Simbolica la data, 17 giugno, quella del terzo scudetto romanista. La conferenza si terrà al CONI ed è stato lo stesso presidente Malagò a concedergli il palcoscenico ideale. Totti ha già garantito che cercherà di entrare nei dettagli per evitare malintesi o scambi di persona. Sarà chiaro e definitivo. La decisione è datata ed ha telefonato a Fienga, con il quale il rapporto è stato leale e diretto. A marzo, Totti, ha individuato in Ranieri l’allenatore giusto per condurre la Roma e il CEO ha accettato il consiglio mentre l’altro ieri ha dovuto prendere atto che niente e nessuno avrebbe potuto ricucire lo strappo. Il tentativo di coinvolgerlo al summit di Londra è andato a vuoto, anche per la presenza di Baldini che in due anni gli ha fatto chiudere la carriera da calciatore e, per ora, quella da dirigente. Totti ha capito che Pallotta avrebbe ascoltato sempre e comunque Baldini e non lui e si è sentito sopportato e ha detto basta. Lo scrive Il Messaggero.

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