Il Messaggero – Appuntamento con il record

Solo apparentemente è una questione di numeri. In realtà, è una storia intrisa di amore e fedeltà. E, manco a dirlo, l’ennesimo passo verso la Storia. A Siena, stasera, Francesco Totti gioca la partita numero 700 della sua carriera. Settecento partite non esclusivamente in giallorosso, ma tutte tinte di giallo e rosso. Perché Francesco era la Roma anche quando indossava la maglia della Nazionale.

Fare i conti è facile: 629 presenze con la Roma, 489 in Serie A, 88 nelle Coppe Europee (50 in Champions League e 38 in Europa League/Coppa Uefa), 47 in Coppa Italia e 5 nella Supercoppa italiana. Poi, 70 presenze in azzurro: 8 con l’Under 21, 4 con l’Under 23 e 58 con la Nazionale maggiore. La sua presenza al Franchi sembra a prova di Totoluis: a Catania, l’altra sera, il capitano non c’era perché era stato sostituito nel corso della prima frazione della sfida contro la squadra di Vincenzo Montella, quindi ha avuto modo di riposarsi e di prepararsi al meglio per l’impegno di stasera. Impensabile che Luis, già privo di De Rossi, pensi di privarsi anche di Totti, il regista offensivo della squadra.

Ha (ri)cominciato a segnare, è arrivato a quota 211 gol in serie A e non ha alcuna intenzione di fermarsi. A Siena ha già lasciato il segno, tre volte per l’esattezza: una rete in Coppa Italia, le altre due in campionato quella volta che diede spettacolo in tandem con Antonio Cassano. In totale, considerando anche le partite all’Olimpico, le reti realizzate da Francesco al Siena sono 6. Una in Coppa Italia e altre due in campionato: una nel 6-0 (stagione 2003-2004), l’altra nel 3-0 della stagione 2007-2008. Compresa la Coppa, il suo bilancio parla di 8 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Sei reti complessive, come detto, ma il gol, però, oggi non è più una sua priorità: nello scacchiere tattico di Luis, Totti si muove da regista della fase offensiva, quindi non sempre sta vicinissimo alla porta avversaria e questo spesso lo porta più all’assist che alla conclusione. Una sorta di ritorno al passato, al pre Spalletti, quando a Francesco piaceva più far segnare che segnare. Dall’inizio della stagione va dicendo che non è il caso, quest’anno, di guardare la classifica ma sa alla perfezione che una vittoria stasera nel gelo di Siena potrebbe spalancare alla Roma orizzonti insperati: il terzo posto, del resto, è lontano soltanto sette punti e la zona Champions League potrebbe da stasera non esser più solo un sogno ma un obiettivo reale. Oggi il Siena, domenica prossima il Parma all’Olimpico poi la trasferta di Bergamo, prima del derby contro la Lazio: la possibilità di recuperare punti sulle squadre che hanno perso, Inter e Udinese, è occasione troppo ghiotta per non fare di tutto per tornare a casa con una vittoria.

Se Totti è sicuro del posto, lì in attacco, va aggiunto che ci sono quattro ragazzi in corsa per le altre due maglie: Borini dovrebbe essere uno dei titolari, mentre la terza opportunità se la giocano Lamela, Bojan e anche Piscitella, titolare a sorpresa a Catania. Senza dimenticare che Luis si è portato dietro anche Osvaldo, assente dalla partita di Bologna di dicembre, ma l’italo-argentino appare destinato alla panchina. Pronto, se mai, a tornare in campo da titolare domenica prossima contro il Parma: conoscendo Luis, però, non è il caso di azzardare alcun tipo di pronostico.

Il Messaggero – Mimmo Ferretti

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