Totti-Sabatini, le due «spine» di Pallotta

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Il Tempo (A.Serafini) – Un viaggio in programma e due appuntamenti in agenda già segnati con il pennarello rosso. «Tornerò a Roma credo la prima settimana di marzo, poi andrò a Madrid con la squadra». Una promessa quella di James Pallotta, che approfitterà della breve visita nella capitale per risolvere in prima persona le posizioni pendenti di Walter Sabatini e Francesco Totti, pronti a discutere, anche se con motivazioni diverse, il proprio futuro in giallorosso. Tempi di bilanci per il ds, che dopo aver comunicato a Pallotta l’eventualità di un addio nella prossima estate, aspetterà comunque l’arrivo del presidente per confrontarsi sui programmi societari in vista della prossima stagione. Garanzie economiche legate al mercato e modalità di gestione nei ruoli, saranno soltanto alcuni dei temi di discussione che verranno affrontati durante l’incontro in cui probabilmente si deciderà se stringersi la mano o provare a proseguire il rapporto.

Una situazione che almeno nelle intenzioni della proprietà dovrà essere risolta senza ulteriori ritardi. Discorso differente invece per capitan Totti, intenzionato a prolungare la propria carriera per un altro anno. Finora non è ancora stata avanzata una proposta contrattuale da parte di Pallotta, che nel suo ultimo viaggio romano ha preferito parlare personalmente con il numero 10 senza però fissare una data precisa per definire la questione. Una posizione di stallo destinata a sbloccarsi soltanto di fronte ad una presa di posizione del presidente, che prima mettere sul piatto il rinnovo vorrebbe ricevere risposte precise sulle condizioni fisiche di Totti e sulla competitività di un ragazzo che nel prossimo settembre supererà la soglia dei quarant’anni.

L’insoddisfazione del capitano continua a registrarsi partita dopo partita, sfociata anche mercoledì sera all’Olimpico al momento del laborioso cambio arrivato dopo la prolungata chiamata di Spalletti. Appuntamenti spinosi che Pallotta sarà costretto ad affrontare per non farsi trovare impreparato: a 3 mesi dalla fine della stagione, c’è già un bel pezzo di futuro da scoprire.

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