Il Messaggero – Totti minaccia l’addio

Non può passare come serata di festa la classica cena di Natale, nel suggestivo museo di arte moderna, Maxxi. A differenza di quanto accade nella stessa notte in altri club, il panettone della Roma ha un sapore amaro. Per la mancata presenza del presidente DiBenedetto, per l’assenza inaspettata – la società minimizza, facendo sapere che la figlia aveva la febbre – di Osvaldo (ieri convocato per una ramanzina dai dirigenti), per la freddezza di De Rossi sul suo futuro in giallorosso e soprattutto per il sorprendente sfogo di capitan Totti. Lo scomodo ruolo di «capo famiglia» tocca a Baldini che, circondato da dipendenti, tecnici e giocatori (tranne Curci, influenzato), incassa il sorriso di alcuni e il broncio di altri.

Totti, molto criticato dai tifosi dopo l’ultima sfida alla Juve e il rigore sbagliato, si presenta con una dichiarazione choc (…): «Se ho pensato di andare via? Ultimamente sì». Stupore generale. E perché? «Sì ci ho pensato, anche di recente. Se continuano a credere che il problema della Roma sia io, continuerò a pensare di andare via». Eppure le cose stavano andando meglio, con allenatore, società. «Infatti non mi riferisco a Luis Enrique né alla società. È un problema di ambiente. Mi dispiace aver sentito le parole di alcuni tifosi nei miei confronti. Per questo ci penso». A molti non è andato giù il rigore sbagliato, alcuni lo considerano – come detto – un peso. Tutto questo ha sentito nelle ultime ore. Ma quel rigore ha ferito anche lui e forse ha peggiorato la situazione. «Mi dispiace aver sbagliato, per me, per la Roma, per la gente. Se avessi segnato, avremmo vinto sicuramente. Sarebbe stato un successo importante, contro una grandissima squadra. Invece è andata male. Se ho pensato di fare il cucchiaio? Sì, però davanti avevo un amico, Buffon. E per rispetto nei suoi confronti ci ho ripensato. Certo, con il senno di poi se lo avessi fatto sarebbe andata molto meglio». A fine serata, però, frena: «Sono stato interpretato male. Certo che resto, ma quelli erano tifosi della Roma».

Siamo nel periodo natalizio, Totti rivela la sua ideale lettera a Babbo Natale. «Molte cose le tengo per me, però una cosa la rivelo. Semplice: vorrei segnare tanti gol nel duemiladodici. Purtroppo mi sono dimenticato pure come si esulta. Spero di sbloccarmi a Napoli. Il ruolo da centravanti mi aiuta: in quella posizione ho più occasioni». La cena, il brindisi, il proposito comune. «Speriamo di uscire presto da questa situazione. Il futuro deve tornare a sorriderci. Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. La squadra è compatta, ha un unico obiettivo, è normale che i risultati negativi non aiutano, ma noi stiamo cercando di dare il massimo in ogni partita».

Elegantissimo e sincero come sempre, Daniele De Rossi. Che per prima cosa, difende il suo capitano. «Francesco non deve essere criticato nemmeno se manda la palla con la mani nella sua porta. Purtroppo lui, così come me, ascolta troppo gli umori della gente e questo diventa fastidioso, lo capisco. Gli crea amarezza, che va aggiunta all’amarezza di aver sbagliato il rigore. Purtroppo i risultati non arrivano e l’impazienza dei tifosi si trasforma in critiche a volte esagerate. Ma presto i risultati arriveranno, questo è un bel gruppo e stiamo lavorando bene». Anche Daniele in passato ha ricevuto molte critiche, sa di cosa parla. «Ma io e Francesco non comandiamo nella Roma» (…) «Ho sempre fatto quello che mi hanno chiesto. Mi sono trovato bene come centrale di difesa, se serve lo rifaccio». Anche a lui la classica domanda: cosa aspetta da Babbo Natale? «Continuare a essere sereno». Sul futuro a Roma è gelido: «L’immediato futuro sicuramente sì, del resto non ne parlo, non è la serata giusta». Borriello non gioca ma è sereno. «Aspetto solo un po’ di sole, arriveranno momenti migliori. Ma non è il momento di fare polemiche, voglio solo che sia un buon Natale per tutti».

Il ds Sabatini fa chiarezza sul capitano, su De Rossi e su Borriello: «Totti, ferito da certe accuse, è stato spontaneo, ma resterà. Lui è la Roma. Stiamo lavorando sul rinnovo di De Rossi che comunque vuol far bene calcisticamente a tutte le latitudini. Borriello può partire, ma non lo svendiamo. Ha offerte dall’estero, da club del nord ovest d’Europa».
A Napoli De Rossi potrebbe essere impiegato da centrale ancora una volta. Ma Luis intanto ritrova in squadra Kjaer e Pizarro, oltre a Bojan e Juan, squalificati contro la Juventus.
Il Messaggero – Alessandro Angeloni

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