Totti reclama un ruolo più autonomo e operativo

Neppure nei peggiori incubi, uno avrebbe immaginato di fare i conti con lo scempio che la Roma partita dopo partita sta regalando alla sua gente. L’effetto Ranieri è già svanito. La Roma, oggi come ieri, continua a non essere una squadra. È un qualcosa di indefinito, di terribile per gli occhi e per il cuore. Più che di una rivoluzione, nei prossimi mesi ci sarà bisogno di una rifondazione a tutti i livelli. Servono uomini veri e competenti, e fatti concreti. Francesco Totti si è stancato di stare con le mani in mano. Si è stufato, dando un’occhiata avvelenata ai risultati, di fare più il gagliardetto che il dirigente della Roma. E ieri l’ha detto in tv senza mezze misure: “Un ruolo più decisivo all’interno della Roma? Ne ho già parlato con chi di dovere. Di certo se ci saranno novità io cambierò…“. Come riporta Il Messaggero, Francesco è stanco di dover fare i conti con suggerimenti che arrivano da lontano e che planano su Trigoria dopo esser passati per Boston. Lui al Bernardini ci sta tutti i giorni, non fa la spola tra Londra e Città del Capo e, quindi, sa tutto di tutti. Non ha più intenzione di dover accettare scelte e decisioni che passano ad alta quota sulla sua testa. Ecco perché rivendica una mansione più operativa nella gestione sportiva della Roma.

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