Totti: “Mi sarebbe piaciuto giocare con Ronaldo. Derby? Massimo rispetto per la Lazio, ma cercheremo di distruggerli” – VIDEO

Francesco Totti, attaccante della Roma, questa mattina presso il Nike Store in Piazza San Lorenzo in Lucina ha presentato gli scarpini Tiempo Totti X Roma in occasione dei suoi 25 anni di carriera. Durante la presentazione il numero 10 giallorosso è stato intervistato da Pierluigi Pardo. Queste le sue parole:

Che effetto va vedere queste scarpe?
“Molto bello”

Quando hai capito che eri bravino a calcio?
“Speravo di poter fare quello che ho fatto. Era un sogno che volevo realizzare, poi ho capito che sarebbe stata la mia professione”. 

I grandi dello sport hanno un feeling tra di loro?
“C’è reciproco rispetto. Di grandi campioni non ce ne sono tanti”. 

Tra chi hai giocato, quello con cui ti sei divertito di più?
“Antonio Cassano. Penso che l’unico errore che ha fatto è che poteva fare 100 volte di più con la Roma”. 

Con chi ti sarebbe piaciuto giocare?
“Con Ronaldo il Fenomeno”. 

Nazionale?
“Mi son divertito con Del Piero, Nesta, Cannavaro, Pirlo, Inzaghi”. 

Il rigore di Grosso?
“Speravo non fischiasse all’inizio però quando sei lì punti al massimo traguardo”. 

Carbonara o amatriciana?
“Non ci crederai ma nessuno dei due. A me la cucina romana non piace. Forse un po’ la cacio e pepe”.

Questi scarpini tuo figlio un giorno sarà degno di indossarli?
“Sicuramente li indosserà, già domenica che ha un torneo in Toscana. Contava i giorni per poterseli mettere”.

Ti piacerebbe che diventasse un calciatore?
“È una decisione che spetta a lui. Gli occhi ce l’ho per vedere. Tra 3-4 anni lo giudicherò a 360°. È una scelta sua che rispetterò però se vedrò che non va glielo dirò”.

Che papà sei?
“Un padre tranquillissimo. Insegno educazione e rispetto. Faccio il padre normale”.

I tuoi idoli nello sport?
“Federer è il tennis. Mi rivedo in lui”. 

Cos’è il derby per te?
“Il derby è sempre una gara diversa da tutte le altre. Sul campo cerchi sempre di distruggere la squadra avversaria ma massimo rispetto per la Lazio, anche perché poi hai tanti amici dell’altra sponda della capitale. Però in campo dai sempre il 101%”. 

Il ritorno del pubblico?
“Per noi è un arma in più”.

25 anni di derby?
“Il ricordo più bello è la maglietta 6 unica del 5-1”.

Essere numero 10?
“È un numero importante, un numero che fa la sua figura. Un numero che deve fare la differenza. Un numero non semplice da indossare”.

Il colore dorato?
“L’ha voluto la Nike”.

2500 numero, in edizione limitata?
“Sì, io avrò il numero 10”.

Ti senti un po’ il Re di Roma?
“No, perché non mi piace giudicarmi, ma essere giudicato”. 

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