Francesco Totti non smette mai di parlare con il cuore giallorosso. L’ex capitano della Roma, simbolo eterno di una città e di una tifoseria, è tornato a raccontarsi in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, soffermandosi sui ricordi più intensi della sua carriera e sul valore dello Scudetto conquistato nel 2001. Ecco le sue parole:

I ricordi nelle gare con Inter.

Di sfide importanti con l’Inter ne ho giocate tantissime. So bene cosa vuol dire questa partita, soprattutto in un momento come questo, con la Roma prima in campionato”.

Per l’occasione sabato sera la Roma dovrà mettersi il suo abito più bello

Questa è una di quelle partite dove non servono giacca e cravatta, ma piuttosto sarà fondamentale mettersi l’elmetto. L’Inter probabilmente è la squadra più elegante del campionato, all’Olimpico ci sarà da lottare parecchio”.

Chi sono i giocatori da una parte e dall’altra che possono decidere?

Sarò anche banale, ma Lautaro e Dybala sono sicuramente i due calciatori in grado di cambiare la partita”.

Ma lei si aspettava una Roma così in alto?

Penso che in realtà non se lo aspettasse nessuno, forse neanche Gasperini. Il fatto di stare in vetta aiuta a sognare, ma il difficile è sempre restare in vetta”.

Già, lo scudetto, forse la gioia più grande della sua carriera…

L’ho vinto con la mia maglia, da capitano e da simbolo della Roma. Per me vale anche più del Mondiale vinto nel 2006”.

Secondo lei stavolta gli azzurri ce la faranno a centrare l’obiettivo?

Speriamo di sì, che ce la possano fare davvero. Credo che la vera forza di questa Italia allenata da Gattuso sia il collettivo”.