Totti, il grande silenzio per dire addio

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo)Francesco Totti e i 65.000 dell’Olimpico. Finisce la storia del più grande campione della storia della Roma e del giocatore che ha portato più soldi nelle casse della società. Da lunedì gli mancheranno le abitudini di tutti i giorni. Lui che arriva tra i primi a Trigoria, l’allenamento, gli sfottò con i compagni. Francesco vorrebbe non esserci, vorrebbe non percorrere quel giro di campo che gli hanno preparato, chiedendo anche alla Lega di anticipare la partita alle diciotto, per consentire alle famiglie con i bambini di salutare il grande capitano. In questi giorni a Totti hanno raccontato cosa hanno pensato di organizzare. E’ stato ad ascoltarli senza troppa concentrazione. Domenica pomeriggio all’Olimpico ci sarà la sua famiglia al gran completo. Forse anche la piccola Isabel. La moglie Ilary, i due figli più grandi. Cristian potrebbe andare in campo con il padre a fine partita. La società sta organizzando con il catering che cura l’ospitalità una cena a inviti per il dopo partita.

LA FESTA – L’Olimpico sarà strapieno. Sono previste coreografie in tutti i settori dello stadio. I trecento tifosi del Genoa che arriveranno saranno dirottati in tribuna Monte Mario, perché il settore ospiti sarà riempito dai tifosi giallorossi. Francesco Totti continua ad essere celebrato in ogni parte del mondo. Clarence Seedorf, ex campione del Milan, ha detto: «Ci saremmo completati bene, come ho fatto con Kakà, nel famoso “albero di Natale”. Io con compiti più da centrocampista e lui finalizzatore». Anche Steven Gerrard, ex bandiera del Liverpool, ha mandato il suo messaggio a Francesco Totti. Queste le parole dell’inglese: «Ho giocato a calcio per la gente e anche Totti dirà lo stesso. Vogliamo rendere felici le persone, la cosa più importante per me è vincere e avere successo assieme alla mia gente, la gente della mia città: è questo che mi porta a giocare a calcio. E sono certo che Francesco negli anni dirà che la sua felicità deriva dall’aver fatto felice la gente di Roma». Luis Enrique ha allenato Totti per una sola stagione. Francesco con lo spagnolo ha cominciato a giocare poco, ma tra i due è rimasta stima profonda. L’allenatore del Barcellona ha detto: «Non solo a Roma, ma per tutto il mondo, Totti è una leggenda».

LE PAROLE – Particolarmente toccanti le parole di Fabio Quagliarella: «Totti è una leggenda. Io ho assistito all’ultima di Del Piero e me la ricordo tutt’ora. E’ un altro pezzo di storia, di calcio che esce dal campo. Sono orgoglioso perché ho giocato contro di lui, ho tante maglie di Totti, è un ragazzo eccezionale. Sarebbe stato bello essere presente anche a questo addio al calcio. Mi tolgo il cappello. Spiace il modo in cui ha vissuto l’ultima parte della carriera. Sinceramente quando ho visto determinate cose mi è venuta un po’ di rabbia perché credo che uno come Totti vada trattato in modo diverso, poi ovviamente l’allenatore ha le sue idee. Non mi permetto di dire niente su Spalletti, però Totti non va trattato così, soprattutto se sapevano che sarebbe stato l’ultimo anno. Era giusto che si prendesse gli applausi di tutti gli stadi d’Italia». Totti domenica scorsa ha regalato la sua maglia a Sorrentino, ma un’altra maglia autografata l’ha donata alla Cuore Chievo Onlus. La casacca di Totti sarà battuta all’asta e il ricavato contribuirà a coprire le spese per l’acquisto di un automezzo attrezzato da regalare ai volontari della Uildm Verona, che aiutano tutti i giorni le persone colpite dalla distrofia muscolare.

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