Totti: “Baldini? Spero non si arrabbi nessun altro. Avrei voluto decidere io quando smettere”

Francesco Totti, ex Capitano della Roma, ha parlato durante l’evento di presentazione del nuovo libro, scritto con il giornalista Paolo Condò. Ecco le sue parole:

TOTTI A ROMA TV

Vincere lo scudetto a Roma è come vincerne 10 da altre parti. Mi avrebbe fatto piacere vincerne di più, ma il rispetto e la fiducia sono la cosa più importante che possa aver dato a questa gente”.

Quando va negli stadi è più acclamato di prima, in passato la fischiavano…
Quando ero calciatore mi insultavano, ora vado in tribuna mi applaudono e ringraziano per tutto quello che ho fatto.

Stasera un evento anche benefico…
È una cosa basilare, tutto sarà devoluto al Bambin Gesù. Dobbiamo dare un forte contributo a questi bambini a cui cerchiamo di strappare un sorriso in più.

TOTTI ALL’ANSA

“Diventare un giorno presidente della Roma? Perché no, ma il futuro non lo so prevedere. Quello che è certo è che cercherò di fare sempre il bene di questo club, da presidente, vicepresidente o anche semplice collaboratore”.

TOTTI A SKY SPORT

E’ un’emozione particolare, unica. Anche perché quando entro in questo posto mi rendo conto che è differente da tutti gli altri monumenti. Sono lusingato, contento, onorato di questa serata così importante per me. Oggi è il giorno del mio compleanno, ma lo voglio accantonare. Ciò che conta è l’autobiografia. Parlo non del giocatore ma dell’uomo, tutto ciò che ho vissuto sin da quando ero piccolo“.

Baldini?
Non speravo che rassegnasse le dimissioni, anzi, spero che nessun altro si arrabbi. Non volevo levarmi sassolini dalle scarpe, è un libro per parlare di me, di ciò che ho fatto in questi 25 anni di Roma.

Il derby?
E’ sempre una partita a sé, diversa, particolare, molto sentita. Spero che la squadra possa dare tutto e dimostrare il proprio valore, che è veramente alto. Ci crediamo noi, ci crede la tifoseria. Affronteremo la partita a testa alta. Quando ci sono momenti di difficoltà cerco sempre di dare un contributo. Ci sono passati, in 25 anni quasi una volta all’anno c’era una contestazione. Se ne esce con tranquillità, serenità, compattezza. I calciatori sono esseri umani, si può sbagliare. Bisogna pensare al gruppo e lavorare su se stessi. Spero che questo libro possa affascinare tutti, dai più piccoli ai più grandi. Racconto la mia infanzia, ero un ragazzo di strada. La strada aiuta, quella era la vita di un tempo. Era molto più bella e intensa, c’era più amicizia e più verità. 

Il mio ritiro?
Se avessi potuto scegliere avrei preferito decidere con la mia testa e con il mio fisico il momento giusto. Sicuramente avrei scelto lo stesso momento, ma se fosse andata diversamente sarebbe andata meglio.

TOTTI ALLA RAI

In questo posto meraviglioso, il simbolo di Roma e quello della storia della Roma. Che emozione è?
E’ un’emozione unica, sono davvero lusingato e onorato di questa serata così importante per me

Auguri, ma l’autobiografia è un bel regalo che si è concesso…
Accantoniamo il giorno del mio compleanno, conta la mia biografia, dove si parla più dell’uomo che del giocatore

Si aspettava le dimissioni di Baldini?
Non speravo questo, spero non si arrabbi nessun altro. Non ho fatto questo libro per togliermi qualche sassolino dalla scarpa, ma parlo di me.

Ha raccontato di tutto. Che derby sarà quello di sabato?
Sarà una partita a se come sempre, particolare e sentita. Spero che la squadra possa dimostrare il proprio valore. ci crediamo noi e ci credono i tifosi. Affronteremo questa partita a testa alta

Nel momento di difficoltà che c’è stato, cosa si è sentito di dover dire ai giovani che sono nella Roma?
Ho cercato di dare il mio contributo, in 25 anni c’è stata una contestazione l’anno… Se ne esce con serietà e compattezza, sono esseri umani anche loro e possono sbagliare ma in un gruppo si deve sempre dare di più.

Ha ipnotizzato 3 generazioni diverse: un libro che può affascinare tutti?
lo spero, dai più piccoli ai più grandi. Racconto la mia infanzia, ero un ragazzo di strada, ora sono tutti tecnologici…

Diventato però leggenda…
La strada ti aiuta, ma era la realtà di vita di prima. C’era più amicizia e più verità.

Fino a quando avrebbe giocato, se avesse potuto scegliere?
Sicuramente avrei preferito decidere con la mia testa, con il mio fisico, il momento giusto per smettere. Lo avrei fatto ugualmente due anni fa, ma in altri modi sarebbe stato diverso.

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