Totti, amici e avversari uniti per l’addio

Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – La sua ultima trasferta. Un mix di emozioni forti per Francesco Totti, con il saluto commosso dei tifosi veronesi, in uno degli stadi dove un tempo il capitano della Roma, da fiero rivale, era sonoramente fischiato. Ieri tanti applausi già alla lettura delle formazioni. Nel settore riservato agli ospiti, duemila tifosi giallorossi hanno esposto uno striscione: «Sei la nostra fiaba! 25 stagioni dipinte con i nostri colori». E un altro: «Totti eterno capitano». Dopo il quarto gol i tifosi romanisti hanno cominciato a invocare il suo ingresso in campo. Spalletti ci ha pensato un po’, poi ha inserito Perotti. E al quinto gol di Dzeko il capitano si è tolto il fratino, è andato verso la panchina per sistemare gli scarpini, dopo un lunghissimo riscaldamento, durante il quale ha scherzato con il più giovane giocatore del Chievo, Emanuel Vignato, diciassette anni, ieri all’esordio nei minuti finali. Correndo insieme lungo la linea del fallo laterale, a un certo punto Francesco gli ha fatto: «E tu chi sei?». Il giovane ragazzino clivense si è presentato, arrossendo un po’, con nome e cognome. Totti si è rivolto a Nainggolan che stava completando il riscaldamento con lui: «Accidenti, è proprio un ragazzino…». Vignato ha appena cinque anni più di Cristian, suo figlio che tenterà di raccogliere la sua eredità, e ventiquattro di differenza con il capitano della Roma. Sono entrati in campo a un minuto di distanza, al 41′ Totti e al 42′ Vignato. Alla fine il ragazzino di origine brasiliane è andato da Totti a chiedere timidamente di scambiare la maglia, ma c’era già la fila. Francesco l’aveva promessa a Sorrentino prima della partita.

STANDING OVATION – L’ingresso in campo del capitano è stato accompagnato da un tributo straordinario rivoltogli dall’intero stadio Bentegodi. Un boato da brividi, che si è ripetuto all’uscita dal campo del numero dieci della Roma, che ha salutato ringraziando. Francesco ha avuto anche un paio di occasioni per cercare il gol. A fine partita è arrivato il premio annunciato in settimana. Il capitano giallorosso è stato raggiunto negli spogliatoio dal presidente del Chievo, Campedelli ,che gli ha consegnato una targa con cui i veronesi hanno voluto omaggiare la bandiera romanista. Sul riconoscimento si legge una dedica: «I campioni non hanno una sola maglia: i campioni veri appartengono a tutti. Grazie Francesco, un applauso dal Chievo Verona». Totti ha ringraziato: «Grazie al presidente Campedelli, ai giocatori e a tutta la società Chievo Verona per questo bellissimo riconoscimento!».

LE BATTUTE – Il lungo addio lo porterà tra saluti, lacrime di commozione e pacche sulla spalla alla partita di domenica prossima, con la festa di addio al calcio che la società sta preparando e che vorrebbe tenere top secret. Ma Totti si diverte ad alimentare i dubbi sul suo futuro, scherza quando ne parla, ufficialmente non ha mai commentato l’annuncio dato da Monchi. Anche ieri durante l’intervallo ha fatto una battuta: «Se continuo a giocare lo farò in un Paese dove c’è sempre il caldo». Ma poi nessuna dichiarazione ufficiale, quando ha lasciato lo stadio era scortato dal personale della Roma. Ieri Baldissoni ha detto: «Francesco è un grande personaggio oltre che un immenso giocatore, si diverte a tenere alta la tensione, ma stiamo preparando una bella festa per domenica».

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