Totti, addio a reti unificate

Alla tristezza di 2 anni fa aggiunge la rabbia che lo ha accompagnato definitivamente fuori dalla sua Roma. Così Francesco Totti chiuderà i suoi 30 anni in giallorosso. Lontano da Trigoria e da chi la governa. Ma metterà in piazza come è stato fatto fuori e da chi. E, avendo più credibilità e più appeal di chi lo ha usato e preso in giro fino all’ultimo giorno, parlerà a reti unificate: Rai, Sky, Mediaset più i social e i siti internet. Alle ore 14, diretta tv dal Salone d’Onore del Coni, concessione dell’amico Giovanni Malagò. Paolo Condò, il giornalista che ha firmato la biografia Un Capitano presentata a settembre al Colosseo, farà il moderatore. Accreditati 250 giornalisti. I posti a sedere sono 160, più 30 quelli degli scranni che però potrebbero non essere utilizzati per dar spazio, a quel punto in piedi, a più persone. Contando anche fotografi e operatori tv, davanti al palco sanno più di 350 i presenti. Fuori, invece, attesi i gruppi della Sud. Totti farà un’introduzione, o ffrirà finalmente alla piazza la chiarezza che spesso gli è stata silenziata dentro il recinto di Trigoria. Francesco dirà perché se n’è andato. Indicherà chi lo ha voluto escludere da ogni strategia. Baldini, ovviamente. Entrerà nei particolari. Ringrazierà Fienga. Non Pallotta che si fa condizionare in ogni scelta senza vivere la realtà quotidiana. Bacchettata in arrivo anche per qualche altro dirigente, svelto a scaricarlo nei giorni più delicati della convivenza con Spalletti. Non darà, invece, anticipazioni sulla nuova vita. Ci penserà dopo le vacanze: solo l’addio è ufficiale, l’arrivederci no. Chissà se tornerà e quando. Gli piacerebbe ricominciare con Daniele De Rossi, quando la proprietà non sarà più quella attuale. Hanno anche provato a metterli uno contro l’altro, tentativo andato a vuoto. Anzi, utile a rafforzare l’amicizia. E a programmare il domani in tandem: dirigente con pieni poteri e allenatore della Roma che verrà. Lo riporta Il Messaggero. 

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