BANDIERA ROMANISTA Con Maicon in panchina, De Rossi, Pjanic e lo stesso Gervinho a casa, incredibile ma vero è proprio il terzino greco a tenere alto l’onore della Roma. Al termine della partita contro la Costa d’Avorio, Torosidis, ha raccontato cosa significhi, per lui e per i compagni, questo Mondiale: «Volevamo qualificarci per regalare gioia ai greci: siamo un piccolo Paese, ma negli ultimi 10 anni abbiamo fatto passi da gigante. L’orgoglio non ci è mai mancato, siamo qui proprio per questo». A Coverciano qualcuno prenda nota.
BALO E NAINGGOLAN Anche nello spogliatoio della Grecia non fila tutto liscio, visto che tra Katsouranis e Maniatis sono volate parole di fuoco. «Ma è un episodio isolato – racconta Torosidis –, eravamo uniti e lo siamo ancora. Però siamo anche un po’ nervosi, io stesso avrei potuto litigare con qualcuno». Difficile da credere considerando come il greco, 29 anni e un contratto in scadenza nel 2015, si è distinto in questi 18 mesi di Roma per la capacità di restare tranquillo. Non proprio lo stesso carattere di Nainggolan, uno che quando si tratta di discutere è spesso in prima fila. Sarà per questo che, a Sky , gli viene naturale difendere Balotelli: «Anche a me piacciono creste e tatuaggi, ma non vuol dire che sia un cattivo ragazzo. E anche se bevi qualcosa o ti piace uscire non significa che tu lo sia. L’importante è dare il massimo in campo. Penso che Balotelli non sia cattivo, ma visto che è un calciatore tutto quello che fa viene enfatizzato. Lo sfogo di De Rossi? Avrà avuto le sue ragioni, lo fa anche nella Roma». Dove il clima però, rispetto a quello della Nazionale, almeno nell’ultimo anno è stato ben diverso. Merito di Garcia e dei risultati.
ADDIO BRASILE Sarà per questo che i giocatori non vedono l’ora di ricominciare. Dice Nainggolan: «Spero che riusciremo a migliorarci». Più diretto Pjanic, che ieri ha distribuito denaro ai bambini poveri di Cuiaba(alla partenza della Bosnia per tornare a casa) e che guarda già avanti: «Ho una grande voglia di Roma. La stagione inizierà presto e tra campionato e Champions puntiamo in alto». Il Mondiale, a Trigoria, è già archiviato. Ma guai a dirlo a Torosidis.
Gazzetta dello Sport – C.Zucchelli