Toro, ultima chiamata per Niang

La Gazzetta dello Sport (F.Turco) – Vuol farsi un bel regalo di compleanno, M’Baye Niang: l’ex rossonero ieri ha compiuto 23 anni e oggi, all’Olimpico contro la Roma, ritroverà un posto da titolare. Il suo rilancio, infatti, passa dalla Coppa Italia: far bene contro i giallorossi vorrebbe dire decollare in vista della prova prenatalizia di sabato contro la Spal e, soprattutto, in vista di un 2018 che dovrà essere di natura completamente diversa rispetto ai suoi primi mesi granata.

ASSIST E… Perché adesso si tratta davvero di voltar pagina e il fatto poi di giocare in coppa rappresenta uno stimolo in più visto che proprio contro il Carpi, nel quarto turno di fine novembre, Niang aveva dato i primi segnali di risveglio. Quella sera l’esterno senegalese aveva risposto alla sua maniera ai fischi dei suoi tifosi un po’ spazientiti e delusi: dai suoi piedi erano partiti gli assist per entrambi i gol granata, con la perla della bella discesa sulla sinistra completata dal pallone d’oro accarezzato per l’incornata decisiva di Belotti. Proprio quella sera, però, Niang subì un duro colpo alla coscia che lo costrinse a issare bandiera bianca a inizio ripresa: sembrava una cosa da nulla e invece, anche a causa di un successivo versamento, l’attaccante si è ritrovato in infermeria per un paio di settimane. È stato l’ultimo tratto del tunnel, quello da cui sabato in tempo per giocare uno spezzone finale contro il Napoli al posto di Berenguer, 25 minuti in campo senza però riuscire a lasciare il segno.

SINISA IL DIFENSORE«Sono contento dell’approccio anche se Niang aveva fatto soltanto due allenamenti con la squadra ed è ancora fuori condizione» era stata la spiegazione di Mihajlovic che dal giocatore si aspetta ben altre risposte. Proprio il tecnico serbo, d’altra parte, ha scommesso forte su di lui: lo ha voluto e lo ha protetto nei momenti più difficili. Adesso, però, Miha si aspetta risposte a tono, a partire da oggi quando il franco-senegalese sarà l’osservato speciale di un pomeriggio in cui i granata vogliono regalarsi il sogno di andare avanti in coppa e andare a sfidare, a inizio gennaio, la Juve nei quarti di finale.

OCCASIONE – Attenzione, però: per Niang la Roma potrebbe anche diventare un’arma a doppio taglio. Oltre a Mihajlovic, infatti, tutto il Toro lo ha finora aspettato con grande pazienza ma adesso gli chiede di dare sostanza al proprio rendimento in modo da rispondere con i fatti a quella salatissima valutazione da 17 milioni. Anche perché la concorrenza, là davanti, è consistente, pur facendo i conti con l’assenza di Ljajic che starà ai box per un mese causa distrazione muscolare. E se i flop dovessero continuare? In questo caso si inizierà a riflettere anche sull’ipotesi di un addio anticipato, visto che lo Spartak Mosca – che già lo voleva la scorsa estate – non ha mai smesso di seguirlo. Ma anche nel caso più negativo non se ne parlerà prima di giugno; se non altro perché il regolamento impedisce un ulteriore trasferimento ad un giocatore che in stagione ha già indossato la maglia del Milan e del Torino.

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