Andreazzoli convince Totti: meglio evitare due partite ravvicinate. Il capitano si accomoderà in panchina e il centravanti sarà Osvaldo, perché come spiega l’allenatore giallorosso «ha più una posizione definita, mentre Destro può anche partire largo». L’italoargentino si ri
prende il posto dopo 40 giorni, l’ultima volta dall’inizio contro il Genoa il 3 marzo, con l’obiettivo di interrompere il digiuno: non segna dal 27 gennaio, trasferta a Bologna. Un gruppo di tifosi lo ha festeggiato a Fiumicino prima della partenza per Torino e l’attaccante è salito sull’aereo più sereno. Con l’Inter non ci sarà perché squalificato e oggi è possibile la staffetta tra Destro e Totti e anche quella tra Perrotta e Florenzi. Nel turn over Burdisso, squalificato in coppa, può avere spazio nella difesa a quattro al posto Marquinhos o Castan. «Non so quale sarà il mio futuro, ma comunque da qui alla fine della stagione farò del mio meglio». Stekelenburg ammette di vivere nell’incertezza. «Mi aveva convinto Luis Enrique, poi Zeman preferiva un altro portiere».
Il Messaggero – Ugo Trani
