Tor di Valle, il pm: “Bancarotta fraudolenta dietro la vendita”

Si cela una bancarotta fraudolenta di 15 milioni euro dietro alla vendita dell’area di Tor di Valle. Con questa accusa la procura ha concluso le indagini a carico dell’ex proprietario dei terreni Gaetano Papalia, amministratore delegato della Sais, e di Michele Saggese, presidente del cda della stessa. Secondo i pm Papalia con il contributo di Saggese avrebbe “cagionato il dissesto con operazioni dolose consistite nell’omettere sistematicamente il pagamento di imposte comunali ed Irpef, Iva, accumulando un debito ingente“. Operazioni che portavano un debito di 24 milioni di euro al fallimento della società su ricorso di Equitalia. L’inchiesta nasce dalla denuncia di Edoardo Mobrici, avvocato, che riteneva ci fosse non solo la responsabilità di Papalia ma un concorso esterno nella bancarotta di Luca Parnasi, già a processo per le mazzette elargite nell’iter del progetto stadio. Per quest’ultimo però il pm ha chiesto l’archiviazione. Lo scrive Il Messaggero.

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