Tor di Valle, condannato l’ex proprietario Papalia: tre anni per bancarotta

Corriere della Sera (G. De Santis) – L’ex presidente della “Ippodromo di Tor di Valle”, Gaetano Papalia, 66 anni, è stato condannato a tre anni di reclusione con l’accusa di bancarotta patrimoniale di due milioni e mezzo di euro della società, in origine proprietaria dei terreni acquistati dall’Eurnova di Luca Parnasi per la costruzione del nuovo stadio della Roma. I giudici della quarta sezione penale hanno invece assolto con la formula perché “il fatto non sussiste” dall’accusa di aver recato danni ai creditori con la vendita dell’area, Mauro Ciccozzi, liquidatore dell’ “Ippodromo Tor di Valle”, e Michele Saggese, ex amministratore unico della “Sais”. Dalla stessa accusa è stato assolto anche Papalia.

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È dalla “Sais” che Parnasi ha comprato nel 2013 i terreni sui quali è stato pensato il progetto di edificazione dell’impianto insieme al precedente presidente della Roma, James Pallotta. Gli imputati sono stati assolti dall’accusa di non aver versato l’Iva tra il 2009 e il 2012.  Per la procura anche Ciccozzi e Saggese avrebbero dovuto essere dichiarati responsabili della bancarotta per la vendita dei terreni di Tor di Valle, tanto che ne aveva chiesto la condanna a due anni e otto mesi di carcere. Le richieste della procura risalgono allo scorso ottobre, mese in cui Radovan Vitek, imprenditore ceco, ha comprato da Parnasi i terreni di Tor di Valle.

 

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