Tor di Valle, altro ok dal Campidoglio

Il Tempo (F.M.Magliaro) – Di ufficiale ancora non c’è nulla, solo indiscrezioni e rumors: il parere del Campidoglio sul progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle sarebbe giunto in Regione ieri in tarda mattinata. E, sarebbe, ovviamente, positivo. Per la Città Metropolitana e per lo Stato la data di consegna è oggi o, tutt’al più, domani, ultimo giorno disponibile. E, c’è da scommetterci, l’ultimo ad arrivare potrebbe essere proprio il parere della Regione. Che il parere del Comune fosse positivo – se le indiscrezioni saranno poi confermate dalle carte – era un’ipotesi assai attendibile: la firma dell’ingegner Pacciani, rappresentante del Comune in Conferenza di Servizi, si ritrova anche sulla delibera Raggi di pubblico interesse. E sarebbe ben strano se uno degli estensori della delibera poi bocciasse la stessa respingendo il progetto che di questa delibera è figlio. Anche perché lo stesso progetto è stato in larga parte se non riscritto quanto meno condiviso passo passo fra gli uffici del Campidoglio e quelli dei proponenti, il duo Pallotta/Parnasi. Fra oggi e domani, quindi, sono attese le risposte da parte della Città Metropolitana – che sul vecchio progetto aveva espresso una bocciatura motivata e dello Stato.

Sarà proprio quello dello Stato un parere di grande importanza perché conterrà anche l’analisi, tanto della delibera quanto del progetto, sulla sicurezza per l’afflusso e, soprattutto, il deflusso dallo Stadio in occasione degli incontri sia da parte degli spettatori che da parte delle forze dell’ordine e dei mezzi di soccorso. Vigili del Fuoco, Questura e Prefettura, quindi, dovranno di fatto valutare se la soluzione adottata dalla Raggi niente ponte carrabile sul Tevere pur di tagliare le cubature – garantisce realmente gli standard minimi di sicurezza per i tifosi al momento di entrare, di uscire dallo Stadio e, per i mezzi di emergenza e soccorso, se sussistono le condizioni per garantire la pubblica incolumità in caso di incidenti. Giunti tutti i pareri, anche quello della Regione, è probabile che serva qualche giorno per «armonizzarli» e predisporre una risposta unica, attesa la prossima settimana.

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