Tifo per Federer e attesa Defrel. In volo con la Roma negli Usa

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Sull’aereo che da Francoforte ha portato la Roma a Detroit il protagonista è stato lui: Roger Federer. Proprio mentre il club sorvolava l’Atlantico, il campione svizzero trionfava ancora una volta a Wimbledon, a dimostrazione che il talento è l’unica cosa in grado, se non di fermare, almeno di rallentare il tempo. Lo hanno visto in tanti l’ennesimo successo di King Roger, quello con più dimestichezza con i social, Nainggolan, ha anche pubblicato il video dell’ultimo punto visto in volo: la Roma era arrivata da circa mezzora a Detroit, prima tappa della tournée statunitense che durerà due settimane e vedrà Boston punto di riferimento.

PROGRAMMA – Lì ci sono già Emerson e Karsdorp, De Rossi e compagni li raggiungeranno il 20 dopo la partita con il Psg in programma il 19 alle 2 di notte ora italiana. Dopo il primo impegno dell’International Champions Cup la Roma volerà a Boston: previsti allenamenti intensi, di fatto i primi di Di Francesco con il gruppo al completo, ed eventi legati al marketing, immancabile. Così come immancabile sarà la cena di gruppo offerta da Pallotta, anche se senza la presenza di Francesco Totti l’attenzione dei media statunitensi sarà inferiore rispetto agli altri anni. Il 25 luglio seconda amichevole in programma contro il Tottenham a Harrison, New Jersey, mezz’ora di treno da New York.

DERBY – La Roma non resterà a dormire nella Grande Mela, farà andata e ritorno in giornata, si giocherà alle 20 locali, e proseguirà i suoi allenamenti a Boston fino alla partita del 30 contro la Juventus a Foxborough, non distante dalla città di Pallotta. Stavolta, per venire incontro ai tifosi italiani, l’orario sarà più agevole, visto che si giocherà quando in Italia saranno le 22. Al termine del derby di Serie A, Di Francesco e i calciatori (e i dirigenti, anche se al momento negli Usa c’è solo Gandini) faranno ritorno nella capitale, dando appuntamento al prossimo anno.

VERSO LA CINA – Forse. Il presidente Pallotta ha fatto sapere che nel 2018 la Roma dovrebbe andare in Cina. Sarebbe un debutto, visto che dal 2012, tra estate e inverno, giocatori e allenatori sono andati sempre negli Usa oppure, una volta, in Indonesia e Australia. Pallotta ci tiene ad esplorare un mercato ricchissimo, ma ci tiene anche che la Roma si faccia conoscere negli Stati Uniti e quindi non è escluso che si facciano due tappe. Ci sarà tempo per pensarci, adesso è tempo soltanto di America e di tre partite contro avversari di livello a cui il club tiene moltissimo. A Trigoria sono i primi a sapere che senza Totti sarà tutto più complicato – non a caso gli organizzatori lo avevano messo nella locandina -­, e proprio per questo ottenere risultati di prestigio sarebbe ancora più importante: «Non andiamo lì per fare brutta figura», ha garantito Di Francesco. Il tecnico è motivato, ma si aspetta che in queste due settimane prendano l’aereo per gli States anche Defrel e un terzino sinistro. Aspettando il grande colpo in attacco. D’altronde, se c’è una terra dei sogni, quella è proprio l’America.

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