Tiago Pinto è tornato a parlare del rapporto profondo che conserva con molti dei calciatori portati alla Roma. L’ex General Manager, ospite di Cronache di Spogliatoio, ha raccontato come quei legami vadano ben oltre le questioni professionali.

«Se guardi il mio telefono, trovi notifiche di tutti i giocatori che ho preso. Quando fanno bene, li messaggio. Quando si fanno male, li messaggio. Per me resteranno sempre i miei giocatori. È difficile superare la parte emotiva: prendere un calciatore significa convincere lui, il procuratore, conoscere la famiglia. È qualcosa che ti segna».

SULLA TRATTATIVA DYBALA:
«La situazione di Dybala è stata speciale, per come è nata. Mi ha colpito davvero».

SU SVILAR:
«Con Svilar c’è un rapporto particolare. Siamo praticamente cresciuti insieme: io iniziai al Benfica, lui arrivò poco dopo. Poi l’ho portato a Roma. Con lui è come con Ruben Dias: un percorso di vita condiviso».

SUI GIOVANI DI BENFICA E ROMA:
«Ho un legame forte anche con i ragazzi del settore giovanile, sia del Benfica che della Roma. Da poco sono andato a cena con Bove, e spesso sento gli altri ragazzi che erano lì in quel periodo».

SU HUIJSEN:
«Huijsen è un altro che non dimenticherò. L’ho preso due volte, è un ragazzo speciale. E non lo dico perché ora stanno facendo bene. Tutti e tre sono stati sempre splendidi con me».