Vermaelen e Manolas out. Roma, difesa da calibrare

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Qualche giorno fa Roberto Martinez, il c.t. del Belgio,aveva detto: «Sono contento che Vermaelen abbia messo a posto i suoi problemi fisici, con la sua esperienza potrà esserci molto utile». Lo stesso concetto espresso anche da Luciano Spalletti subito dopo la partita con il Chievo, in cui Vermaelen era tornato a giocare 90’ in campionato dopo tre mesi di assenza. Oggi sia il tecnico della Roma che quello del Belgio sono costretti a sospirare di nuovo, sperando che l’ennesimo stop del difensore, tanto bravo quanto fragile, sia soltanto di poco conto. Dopo il calvario per la pubalgia, tutti ci vanno con i piedi di piombo, ma la realtà è che Vermaelen si è fermato lunedì pomeriggio per un risentimento al polpaccio sinistro e gli esami sostenuti ieri hanno evidenziato un leggero stiramento, tanto che la partita col Genoa Thomas dovrebbe vederla dalla televisione. Tempi di recupero? Non comunicati, come consuetudine.

ASSENZE – Nello specifico, l’ecografia a cui è stato sottoposto Vermaelen ha evidenziato «una quota di edema nel muscolo soleo sinistro – si legge nel bollettino medico della Roma –. Il calciatore continuerà il percorso terapeutico impostato e le sue condizioni verranno valutate giorno per giorno». Niente Genova per lui, quindi, e forse niente Genova anche per Kostas Manolas. A Trigoria sperano di recuperarlo, visto che mancano ancora 4 giorni alla partita con i rossoblù, ma speravano anche che il greco tornasse ad allenarsi con i compagni già dal primo gennaio e invece ieri ha di nuovo lavorato a parte. Manolas, uscito malconcio dalla sfida del 17 dicembre contro la Juventus, è alle prese con una lesione di primo grado al bicipite femorale destro. Niente di allarmante, in teoria, in pratica ancora non se la sente di forzare. Oggi o domani dovrebbe provare ad intensificare per essere convocato sabato, ma certo, considerando che ha una soglia del dolore non altissima, non sarà al meglio.

SOLUZIONI – Stanno bene, invece, Fazio e Rüdiger, sicuri titolari a Marassi e tra i più divertiti ieri quando un’improvvisa grandinata ha costretto Spalletti ad interrompere l’allenamento. Loro giocheranno, nella che si va profilando dovrebbero avere accanto la coppia brasiliana formata da Emerson e Bruno Peres, con Mario Rui che chiede spazio ma non dovrebbe partire dall’inizio. Il portoghese si sta allenando bene, sperava di essere scelto già contro il Chievo nell’ultima gara del 2016, ma ha dovuto rimandare. Genova, però, sulla carta non sembra la partita ideale per rientrare dopo 6 mesi di assenza.

DE ROSSI OK – Con gli uomini contati in attacco (El Shaarawy, Dzeko e Perotti, con Totti che scalpita e ieri ha pubblicato una sua foto su facebook scrivendo: «Si riparte forte per un grande 2017»), a centrocampo Paredes migliora, anche se i problemi alla caviglia sono stati più lunghi del previsto, Gerson sembra tornato dal Brasile di buon umore, ma alla fine giocheranno De Rossi, Strootman e Nainggolan. Il vice capitano ieri ha lavorato un po’ a parte e un po’ in gruppo, ma da Trigoria giurano che era tutto programmato e che non ci siano problemi.

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