Da oggi si parte. Al via la Champions League e per le italiane ci sarà da lottare contro le migliori d’Europa: Real e Barça, City e Atletico, Bayern e Psg. Juventus e Roma partono inevitabilmente favorite per il passaggio alla seconda fase anche per il fatto che hanno occupato rispettivamente la prima e la seconda fascia dei loro gironi. A Napoli e Inter invece servirà superare i propri limiti. I bianconeri, scrive La Gazzetta dello Sport, si siedono in prima fila come pretendenti al titolo, dato l’acquisto di Cristiano Ronaldo. I giallorossi puntano invece a ripetere le imprese dello scorso anno, che hanno prodotto la semifinale. Questa «formula 4×4» è la Champions che avremo fino al 2024: con 4 squadre nei gruppi per i primi 4 campionati del ranking; nuovi orari (18.55 e 21); e la possibilità di acquistare a gennaio fino a tre nuovi, anche se hanno giocato il torneo con un’altra squadra. Il futuro passa anche per il nuovo torneo che entro fine anno sarà approvato dall’Uefa: dalla stagione 2021-22, infatti, l’Europa sarà strutturata in tre coppe da 32 squadre ciascuno. Questo sistema porterà alla rivoluzione annunciata nel 2024-25, con i top club vogliono giocare di più: chiedono una fase a gruppi ampia, all’italiana, seguita dall’eliminazione diretta. E poi spingono per giocare nel fine settimana, facendo traslocare i campionati (a 16 squadre) al mercoledì. Da registrare anche i premi: quasi due miliardi di euro per i 32 club finalisti dei gruppi: divisi tra partecipazione, risultati, ranking storico e market pool. Mai la Champions è stata così ricca. Infine saranno due gli arbitri italiani che faranno parte dei 26 scelti dell’Uefa per questa competizione: Rocchi e Orsato, con la Var che (forse) entrerà a farne parte nel 2019.
