Testaccio, corteo giallorosso e poi festa per 3mila

tifosi testaccio

La Repubblica (L.Monaco) – Al fischio finale, una nuvola di fumo giallorosso avvolge la Città dell’altra economia: inizia la festa dei 3mila romanisti che hanno disertato l’Olimpico per seguire la partita a Testaccio. «Il derby l’abbiamo vinto noi tifosi – dice Andrea, 31 anni – i nostri cori li avranno sentiti fino all’Olimpico». Come aveva detto Spalletti alla vigilia del derby, che per i tifosi della curva Sud è iniziato alle 13 con l’adunata al vecchio campo di via Zabaglia. «Roma, Testaccio ti guarda», recita uno striscione. Un altro è contro Pallotta. Pochi minuti prima delle 14 un corteo non autorizzato sfila per la strade del quartiere fino all’ex mattatoio: è il momento della contestazione. In via Manunzio i cori contro Gabrielli, e i petardi. «Questa curva non si divide», ruggisce la folla.

Alle 14.20 il corteo raggiunge via di Monte Testaccio, senza disordini tra gli applausi degli anziani affacciati alle finestre, le immagini sono però al vaglio della Questura, che ha monitorato con discrezione. Gina Micarini, 78 anni, sorride «È bellissimo». Lei ha scelto di vedere la partita al Roma Club del quartiere.Inizia la partita. Davanti al maxischermo sventolano i bandieroni. Federica, un’impiegata 40enne abbonata in Sud da 5 stagioni, cerca di schivarli con lo sguardo: «Sono arrivata qui dai Castelli perché la protesta contro le barriere è sacrosanta – sottolinea – allo stadio non ci vogliono più». Al 15esimo il colpo di testa di El Shaarawy manda in visibilio i tremila. L’entusiasmo aumenta con le marcature del secondo tempo. Ruggero, 53enne capo del personale all’ospedale Bambin Gesù, esulta: «È una giornata magnifica, ma adesso è importante che la curva più bella del mondo sia messa nelle condizioni di tornare allo stadio».

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