Il Corriere dello Sport (E.Pinna) – Perché la storia di Mourinho e gli arbitri, a qualsiasi latitudine, potrebbe riempire una di quelle enciclopedie da Nome della Rosa.

Eccolo, l’arbitro della finale di Budapest. Quell’Anthony Taylor che a José chiese scusa dopo una partita fra il suo Chelsea e il Southampton, riconobbe che quel rigore negato era stato un errore e al termine del match si avvicina allo Special per chiedere scusa. Non fini, però, bene qualche anno dopo, sulla panchina del Manchester, c’è il Classico d’Inghilterra con lo United, ancora Taylor, stavolta etichettato come  “un ottimo arbitro, ma sarà difficile per lui fare una buona partita, avrà molta pressione addosso”. La FA non la prese bene, 50mila sterline di multa. A condire il tutto, il quarto è Michael Oliver, il “Bidone della spazzatura al posto del cuore” di buffoniana memoria e che ha diretto la Roma nell’1-0 sul Bayer a maggio. Già, proprio l’arbitro che nel 2021 José etichettò come “quello che mi ha fischiato più rigori contro, 11 numero è sorprendente”. A vedere le statistiche, sono 7 in 21 partite. Torniamo a Taylor: 4 precedenti, una vittoria (quest’anno contro il Feyenoord), un pari e due ko.