Gazzetta dello Sport – Tallo, tanti gol per convincere Luis Enrique

«Nella ripresa — ha commentato Alberto De Rossi dopo la finale persa a Viareggio con la Juventus — ci siamo snaturati e abbiamo cominciato a lanciare palloni lunghi per Tallo, che su quel campo era l’unico che stava in piedi». E forse è proprio quello il problema: sui palloni lunghi il gigante Junior Tallo non ha rivali, sul fraseggio stretto che piace a Luis Enrique c’è ancora da lavorare. Ed è un peccato perché la Coppa Carnevale ha confermato ancora una volta che in Italia di prime punte come lui, già mature per il passaggio in prima squadra, non ce ne sono, forse solamente il milanista Comi (figlio d’arte) regge il paragone. Con la differenza che al Milan i giovani arrivano in prima squadra solo se vengono acquistati (o ri-acquistati, tipo Merkel) mentre nella Roma è tornato possibile il travaso nell’organico dei grandi.

Progressi Per farcela, il centravanti ivoriano (tutt’ora in prestito dal Chievo: per farlo diventare parte a pieno titolo del progetto-giovani giallorosso bisognerà riscattare la comproprietà) sta lavorando su quelle cose che a Luis Enrique piacciono tanto: lo si è visto rientrare a saltare sui calci d’angolo avversari, come Osvaldo coi grandi. Al Chievo era considerato un piantagrane, quest’anno con la Roma non ha mai creato problemi. E nella finale con la Juventus ha inventato l’assist per il gol di Piscitella con un passaggio filtrante, palla a terra, che abitualmente non rientra nel suo repertorio. Nelle ultime settimane il tecnico asturiano lo ha fatto allenare coi grandi, alla vigilia delle trasferte di Cagliari e quella bis di Catania, senza però portarselo. E lui si è potuto dedicare al Viareggio: altri due gol, tanto per portare il totale stagionale a quota 17.
Gazzetta dello Sport – Francesco Oddi

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