Roma, quando le cessioni diventano necessarie: dopo gli addii di Juan e Simplicio ora tocca a Borriello.

Nella Roma si cerca di lottare per il vertice riducendo il monte ingaggi. Uno dei primi obiettivi individuati dalla nuova dirigenza romanista, in primis dall’amministratore delegato Claudio Fenucci era proprio questo.

Sono state tante le cessioni effettuate dalla Roma proprio seguendo questo fine, e altre ancora sono in procinto di essere realizzate.
Nell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport si parla proprio degli addii di molti calciatori, che, nonostante abbiano lasciato la Capitale senza far entrare nemmeno un euro nelle casse di Trigoria, abbiano permesso di risparmiare un vero e proprio tesoro.

Lo studio parte dalla passata stagione, dove in estate furono Budisso jr, Castellini, Loria, Doni, Riise, Vucinic e Menez a salutare. La Roma incassò 25,6 milioni di euro, ma furono ben 16,75 milioni lordi all’anno quelli risparmiati per gli ingaggi. Inoltre, anche le cessioni di Julio Sergio, Brighi, Borriello e Pizarro in prestito, rispettivamente a Lecce, Atalanta, Juventus e Manchester City, avevano fatto diminuire il monte stipendi di altri 8 milioni lordi.

L’opera è continuata anche durante questa sessione di calciomercato, se si pensa che le rescissioni dei contratti con Juan e Fabio Simplicio hanno comunque permesso alla Roma di non spendere (anzi, nel caso del difensore ha pagato anche una buonuscita) 3,8 milioni netti, mentre per Greco, che ha lasciato la Roma a parametro zero, sono 1,25 i milioni risparmiati al lordo.
Il mancato riscatto di due giocatori acquistati nella passata stagione va inserito nel proseguimento di questo lavoro: l’ingaggio di Kjaer e Gago sarebbe costato alla Roma più di 5 milioni lordi per gli stipendi. Fabio Borini, invece, acquistato dal Parma, ma subito ceduto al Liverpool, avrebbe guadagnato 2,3 milioni.
Infine hanno lasciato la Capitale per contratto in scadenza anche Cassetti (1,8) e Cicinho (3,8), per un totale di 15,46.

La società vorrebbe aggiungere a questi, anche altri stipendi “pesanti”, come quelli di Julio Sergio, Brighi, Pizarro, Perrotta e Borriello in tutto 14,1 milioni lordi.
La situazione è diversa per ognuno di loro: Julio Sergio è in Brasile alla ricerca, non facile, di una squadra; Brighi si allena con il Torino, ma manca ancora l’annuncio ufficiale per il prestito; Pizarro ha rifiutato le offerte di Sampdoria e River Plate, probabilmente il suo futuro prossimo sarà a Roma; Perrotta non è partito per la tournèe Usa, ma all’orizzonte non sembrano esserci club interessati; nemmeno per Borriello sembrano esserci società interessate: la Juventus non lo ha voluto riscattare, il Tottenham non ha sferrato l’attacco che la dirigenza romanista sperava e nemmeno il Genoa ha voluto inserirlo nella trattativa Destro.

Se Sabatini riuscirà a trovare una destinazione a tutti loro, non solo farà felice Zeman, intenzionato ad avere a disposizione una rosa al massimo di 25 giocatori, ma anche, e  soprattutto, Pallotta e DiBenedetto che, risparmiando cifre importanti, potrebbero rinforzare ulteriormente la squadra liberandosi degli esuberi.

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