Tacco, collo e testa: derby alla Roma. Di Francesco ritrova la squadra, decide Kolarov

Come l’anno scorso Eusebio Di Francesco scaccia i corvi dal cielo di Trigoria. La Roma ha battuto la Lazio e la vittoria vale doppio, perché una settimana fa Pallotta era disgustato e il derby può salvare le stagioni. Secondo successo di fila, i sei punti in tre giorni hanno rimesso a posto la classifica giallorossa. L’impressione è che a Roma molti sottovalutino le capacità di Di Francesco. Gli hanno smontato il giocattolo con le cessioni di Alisson, Strootman e Nainggolan e hanno preteso che subito ne plasmasse un altro di pari divertimento. Il cerino ora passa nelle mani di Simone Inzaghi. La classifica laziale resta migliore di quella romanista, un punto in più, però la sconfitta cambia la prospettiva, capovolge gli umori. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la Roma ha cominciato male la partita. È stata timida e timorosa, sottomessa alla Lazio, che però ha avuto la grande colpa di non capitalizzare la superiorità territoriale. La Roma ha svoltato per caso, grazie all’infortunio di Pastore. L’ex Psg si è fatto male al polpaccio sinistro ed è stato sostituito da Lorenzo Pellegrini. L’azzurro non è entrato in partita: di più, l’ha fatta sua. Quasi allo scadere, con un colpo di tacco e al culmine di diversi rimpalli ha messo dentro l’1-0, nella stessa rete in cui Pastore di tacco aveva segnato contro Atalanta e Frosinone. Nel secondo tempo un errore scellerato di Fazio regala il pareggio a Ciro Immobile. Su quel gol la Roma si è trovata davanti a un bivio e ha imboccato la giusta direzione: non si è consegnata alla Lazio, ma con carattere è andata a riprendersi il proprio futuro grazie ad una punizione dell’ex laziale Kolarov ed al colpo di testa di Fazio. Gol storico quello del serbo che ha eguagliato Arne Selmosson, attaccante svedese degli Anni Cinquanta e Sessanta, scomparso nel 2002 e fino a ieri unico calciatore ad aver segnato nel derby romano con le due maglie. 

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