Superlega, il muro contro muro destinato a non durare

Corriere della Sera (A. Ravelli) – Ma è pensabile una Juventus esclusa dalla Serie A? Il presidente della Figc Gabriele Gravina segue nelle dichiarazioni muscolari il n.1 dell’Uefa Alexander Ceferin: “La Juve è esclusa dal campionato se non si ritira dalla Superlega”, dice dopo aver inserito nelle norme federali la clausola che vieta l’iscrizione a chi partecipa a competizioni non riconosciute dall’Uefa.

C’è una norma molto chiara del Cio – ha aggiunto ieri -, e a scendere negli statuti del Coni e delle Federazioni, che è quella del principio dell’esclusività della competenza dei gestori dello sport. Se la società non dovesse accettare il principio, mi dispiace, andrebbe fuori“.

Come si sa, il principio “dell’esclusività della competenza dei gestori” è proprio quello che i tre superstiti della Superlega (oltre alla Juve, Real e Barcellona) vogliono mettere in discussione: anzi, le minacce di sanzioni non sarebbero che la prova provata della posizione dominante dell’Uefa che limita la libera concorrenza. Forti di una sentenza cautelare del Tribunale di Madrid, i tre vogliono andare davanti a un tribunale antitrust spagnolo e poi europeo. Ne uscissero vincitori, rivoluzionerebbero il calcio. Al momento, intanto, studiano se possono chiedere i danni ai ribelli che prima hanno detto sì e poi si sono sfilati. Questo è ancora il tempo del muro contro muro.

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